2016-04-07 14:00:00

Ucraina. Mons. Shevchuk: appello alla conversione dai mali sociali


Una corruzione diffusa ad ogni livello; un sistema giudiziario ingiusto; la disonestà sul posto lavoro; l’alcolismo e la tossicodipendenza; l’immoralità sessuale; gli aborti; lo sfruttamento predatorio della natura: sono queste e tante altre le malattie sociali da cui dovrebbe purificarsi l’Ucraina per ottenere il dono del perdono misericordioso di Dio. E’ quanto afferma Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, in un messaggio per il Giubileo della misericordia. Al cuore del documento l’invito alla conversione dai mali che minano la vitalità del Paese e causano danni irreparabili alle sue attuali e future generazioni.

Convertirsi implica una radicale rinuncia al peccato
La chiamata al pentimento, sottolinea l’arcivescovo maggiore di Kiev, “riguarda non solo ogni cristiano, ma qualsiasi persona” e “non è meno importante per le comunità e intere nazioni” come l’Ucraina che “ha bisogno di una purificazione e conversione collettiva a Dio”.  Ma convertirsi implica una radicale rinuncia al peccato nelle sue varie forme e il sincero desiderio di riparare al male che si è fatto. In questo senso - afferma mons. Shevchuk – la società ucraina e i suoi rappresentanti politici sono chiamati a diversi compiti, tra i quali: “la protezione della vita dal concepimento alla morte naturale; il rispetto del matrimonio quale unione indissolubile tra un uomo e una donna; la protezione e promozione dei valori della famiglia;  il rispetto della dignità di ogni persona; la creazione di un sistema giudiziario giusto; la promozione della spiritualità e della cultura del popolo ucraino; la cura del Creato”.

L’Ucraina resti fedele ai valori del Vangelo
Secondo l’arcivescovo maggiore di Kiev, il popolo ucraino risponderà alla sua vocazione e missione nella costruzione della casa comune europea, non cercando di compiacere i potenti del mondo, ma scegliendo di ispirarsi alla Parola di Dio.   Posizioni e iniziative contrarie alla legge naturale e al Vangelo, ammonisce,  “non possono essere chiamate ‘valori’, ma sono ideologie che porteranno alla mortificazione dei diritti umani e a una nuova schiavitù”.  “Il Signore – conclude quindi il messaggio - non risparmierà la Sua misericordia a noi e all’intero Continente europeo se rinunceremo veramente agli  abomini e ai crimini e adegueremo la nostra vita familiare e sociale alla Sua legge e  volontà”.  (A cura di Lisa Zengarini)








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