2016-04-02 11:42:00

Il commento di don Gianvito Sanfilippo al Vangelo della Domenica


Nella Domenica della Divina Misericordia, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù appare a Tommaso che non credeva alla sua risurrezione e mostrandogli le sue piaghe gli dice:

«Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».

Sulla Domenica della Divina Misericordia ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:

Questa festa è uscita dalle viscere della Mia Misericordia ed è confermata nell’abisso delle mie grazie. Ogni anima che crede ed ha fiducia nella mia Misericordia, la otterrà”. Ecco le parole tratte dal “Diario” di Suor Faustina Kowalska, con le quali Gesù Cristo, si rivolge anche a noi, oggi. Come in un solo giorno, in questa Ottava di Pasqua, la Chiesa ha proclamato e continuerà a proclamare in questo Tempo Pasquale, la Risurrezione del Signore e la sua vittoria sulla morte, e annuncia con zelo il suo amore appassionato per  ciascuna persona umana. Questa vita nuova risplende dalle vesti bianche dei figli di Dio, sciame novello dei battezzati, occasione di lode e di onore a Dio per l’assemblea dei fedeli, e suo vanto. In questo tempo la liturgia confermerà la fede nei cuori dei credenti, e darà nuovo slancio all’evangelizzazione perché ogni uomo sia raggiunto dall’amore di Dio. Ancora attraverso Santa Faustina il Signore ci esorta, infatti: “Con le anime che esalteranno e faranno conoscere ad altre la Mia grande Misericordia, nell’ora della loro morte mi comporterò secondo la mia misericordia infinita.”. Ce ne da testimonianza anche San Giovanni Paolo secondo, che proprio nei primi vespri di questa solenne festività, da lui istituita, entrò nelle dimore eterne, attorniato dai suoi figli in piazza San Pietro, nel suo “dies natalis”.








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