2016-04-01 14:19:00

Il Congresso europeo della misericordia affronta il tema della politica


Proseguono i lavori del Congresso apostolico europeo della Misericordia nella Basilica romana di Sant’Andrea della Valle. Stamane l'intervento centrale è stato tenuto dal cardinale Walter Kasper. Tra i temi affrontati, ieri, anche il rapporto tra misericordia e politica. Il servizio di Michele Raviart:

Se la politica è pensare ed ascoltare prima di agire, la misericordia è allora la chiave per trovare la verità e la giustizia necessarie per prendere una decisione in nome del “bene comune”. In questo senso è ricordata la figura del francese Robert Schuman, padre fondatore dell’Europa unita, proclamato Servo di Dio nel 2004 e di cui è in corso la Causa di Beatificazione. Il vice postulatore padre Joseph Jost:

R. – La politique cherche toujours le bien commun, cherche toujours à servir …
La politica è sempre alla ricerca del bene comune, cerca sempre di servire l’uomo nella sua vita. La caratteristica della politica è anche quella di avere un approccio all’ascolto misericordioso del prossimo. Robert Schumann diceva: “Bisogna prima ascoltare la persona fino alla fine, senza interromperlo; ascoltarlo per capire quello che vuole e poi parlare”. Purtroppo, la politica non applica questo aspetto di benevolenza, di misericordia quando si tratta di ascoltare gli altri…

Misericordia e attenzione per il prossimo sono anche alla base della “Carta per la Compassione”, un progetto ideato negli Stati Uniti e sottoscritto da 70 città in quasi cinquanta Paesi del mondo, dal Botswana al Pakitstan. Nato dalla collaborazione tra esponenti di ogni confessione religiosa, la carta promuove l’inviolabilità della persona umana, il rispetto e la condanna di ogni violenza. Tori Murden McClure, presidente della Spalding University di Louisville, nel Kentucky, una delle “città della compassione”:

R. – Compassion is difficult to define; the Latin is “pati” for suffering and “com” is “with”, …
E’ difficile definire il concetto di “compassione”; il termine latino si compone di “patior”, che sta per soffrire, e “cum”, che significa “insieme con”. Quindi, indica la disponibilità a soffrire con un’altra persona: questo è quello che significa “compassione”. La definizione di “compassione” è stata stilata da 30 leader religiosi di tutto il mondo: musulmani, indù, cristiani … e tutti hanno chiesto di porre questo concetto al centro del nostro pensiero. Non ci sono leggi che governano la compassione: si tratta di preoccuparsi della sofferenza di un altro essere umano.

Ad ospitare il Convegno europeo della Misericordia è la basilica di Sant'Andrea della Valle. Un luogo santo, vicino al martirio di San Sebastiano, dove è sepolto San Giuseppe Maria Tomasi e dove San Massiliano Kolbe fu ordinato sacerdote. Padre Marcelo Zubìa, vicario generale dei padri teatini:

R. – Nell’Anno della Misericordia, Sant’Andrea della Valle vuole essere non soltanto la "Chiesa della Tosca", ma anche un luogo per rifarci alla memoria della nostra fede e per capire che la nostra fede, dall’inizio fino adesso, è una fede che ci porta all’offerta, al servizio e alla solidarietà da queste persone. E San Massimiliano Maria Kolbe è forse la figura di maggiore spicco perché ha consegnato la propria vita al posto di un’altra persona che altrimenti sarebbe stata uccisa, nel campo di concentramento di Auschwitz.








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