2016-03-31 10:43:00

Viganò: le omelie di Santa Marta ci portano nel cuore del Vangelo


“Pensieri per l’Anno Santo”. E’ il titolo del libro del massmediologo Gianpiero Gamaleri, pubblicato dalla Lev, e presentato ieri alla Sala Marconi della Radio Vaticana. Nel volume sono raccolti i commenti alle omelie di Francesco a Santa Marta che l’autore scrive per la rubrica del settimanale “Il mio Papa”. Alla presentazione, ha preso parte il prefetto della Segreteria per la Comunicazione, mons. Dario Edoardo Viganò che, al microfono di Alessandro Gisotti, si sofferma sulla peculiarità di queste omelie e sullo stile comunicativo di Francesco:

R. – Mi pare che queste omelie siano diventate un genere letterario proprio. Papa Francesco ci introduce nel Vangelo che viene proclamato o nella lettura dell’Antico Testamento raccontando nuovamente quello che è stato proclamato e soprattutto ponendo le domande a sé e a chi in quel momento sta ascoltando l’omelia circa ciò che ha detto Gesù o ciò che un personaggio del Vangelo ha potuto dire a Gesù o pensato rispetto a Gesù. Quindi ci porta nel cuore dei pensieri, dei sentimenti che sono in gioco su quella scena. In questo modo trasporta la nostra vita dentro quel pezzo di Parola di Dio per cui quest’ultima dice qualcosa a me. Il testo in questo modo viene reso familiare, rende questa consuetudine di vicinanza al testo che permette di guardare il mondo, gli eventi, le relazioni con lo sguardo di Dio.

D. - Il modello comunicativo di Francesco è molto suo, in qualche modo anche irripetibile. Però, c’è qualche insegnamento, qualche lezione che possiamo trarre noi tutti comunicatori in Vaticano e non solo?

R. - Mi pare che un aspetto sia il fatto che il Papa - come direbbe qualche studioso - è uno “storyteller”, cioè non parla per concetti e per astrazioni ma racconta le storie. Quando incontra i giovani racconta episodi, aneddoti, parabole … Quindi è un grande raccontatore. Questo è un modo attraverso il quale rende comprensibile, familiare, prossimo, quel contenuto del messaggio evangelico della tradizione dalla Chiesa alle persone che lo ascoltano. Un’altra caratteristica è lo stile conversazionale: pensiamo a quando pone le domande durante l’Angelus, oppure fa ripetere due o tre volte tutti insieme qualche parola. Questo rende ogni persona che lo sta ascoltando uno di famiglia, ci si sente partecipi di quello che passa nel cuore e nella testa del Papa. In questo modo mediatico molto gridato, molto fantasmagorico, lui riesce inoltre a catalizzare l’attenzione probabilmente per la discontinuità perché ha una voce bassa, ha un ritmo molto pacato, usa molte pause. Certo, è una parola che ha la pesantezza, il sudore, la polvere di tutti i chilometri che per anni ha attraversato prima da vicario generale poi da vescovo a Buenos Aires. Quindi ogni sua parola ha il peso della verità di una vita.

D. - Queste omelie così attese ogni giorno da cedenti e non credenti arrivano al cuore di così tanti uomini attraverso la Radio Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano, poi successivamente con il servizio dell’Osservatore Romano. In qualche modo è anche un esempio di convergenza su una cosa così preziosa come – appunto - le omelie di Santa Marta …

R. - Diciamo che in questo momento è un esempio di come ci può essere una convergenza editoriale. La convergenza è un’altra cosa: è ciò che faremo tutti insieme come riforma, proprio trovando un linguaggio specifico per quello che sarà l’unico grande portale della Segreteria per la Comunicazione.

Sulle ragioni per cui queste omelie hanno anche un grande valore comunicativo e giornalistico, il commento dell’autore del libro “Pensieri per l’Anno Santo”, il prof. Gianpiero Gamaleri, intervistato da Alessandro Gisotti:

R. – Essendo un tipo di comunicazione, una riflessione che è fatta a braccio e quindi ha quel carattere di spontaneità, ha un tratto giornalistico, nel senso nobile del termine, molto forte. Si presta molto quindi ad essere poi ripresa, interpretata proprio dal mondo della comunicazione, in modo tale che la figura del Papa sia a tutto tondo. Certo è un Papa già molto comunicativo di per se stesso nei gesti, ma anche la parola si fa gesto, perché si plasma spesso sulle attualità della giornata.

D. – Le omelie di Francesco a Santa Marta sono uno straordinario successo, anche comunicativo. Perché secondo lei?

R. – Perché forse sono il momento addirittura più spontaneo di tutta la comunicazione verbale del Papa, oltre ai gesti che sono altrettanto spontanei. Hanno quindi quella capacità di catturare l’attenzione e di comunicare. Poi sono una specie di contrappunto alla sua giornata. Io ho portato il caso del periodo in cui c’è stato il Sinodo della famiglia. E’ molto interessante vedere quelle che sono state le discussioni, chiamiamole ufficiali, nell’ambito del Sinodo e la riflessione che lui poche ore prima faceva nella piccola cappellina di Santa Marta. Era il modo con cui lui si preparava, il modo con cui interpretava, senza dirlo in modo esplicito, questa sua esperienza di partecipazione a questo momento così importante della vita della Chiesa. 

D. – Il titolo del libro è molto chiaro, anche nella sua finalità: “Pensieri per l’Anno Santo”. In che modo ritiene che la lettura di questo libro, le omelie di Santa Marta e i suoi commenti a fronte possano aiutare anche il cammino del pellegrino che idealmente o concretamente si appresta a varcare la Porta Santa del Giubileo?

R. – Il modo più diretto è di estrapolare quelle omelie, che non sono poche, in cui si parla della Misericordia di Dio. Quante volte lui dice in queste omelie: “Ricordati che Dio ti è sempre vicino, che non cessa mai di perdonare”. E’ arrivato a dire ad un certo punto, recentemente, che Dio si “dimentica” persino dei nostri peccati più profondi. Quindi tutte quelle che sono permeate dal senso della Misericordia, quelle sono veramente il tema dell’Anno Santo. Ma se uno le legge nel suo insieme, tutte contribuiscono all’Anno Santo, perché passano in rassegna tutti i problemi dell’umanità contemporanea e della Chiesa. E’ una lettura veramente ricca. Mi permetto di consigliarla, non perché ho fatto i commenti, ma perché ci sono le parole del Santo Padre!








All the contents on this site are copyrighted ©.