2016-03-30 20:15:00

Autismo, cecità e inclusione sociale


Aiutare i bambini con autismo a diventare adulti sempre più autonomi e realizzare per loro progetti di vita indipendente, eliminando la condizione senza spazio e senza tempo dei “figli per sempre”. È questo l’obiettivo della Fondazione Oltre il Labirinto, Onlus formata da genitori con figli autistici, che lavora per offrire una risposta concreta ai bisogni dei ragazzi e delle famiglie coinvolti in questa disabilità. Un impegno importante che ha bisogno del sostegno di molti. Fino 9 aprile è attiva una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi. Si potrà contribuire con un sms solidale o con chiamata da rete fissa al numero 45501.

Il ricavato contribuirà a sostenere l’avviamento di 36 ragazzi con autismo, di età compresa tra i 12 e i 21 anni, a percorsi di lavoro all'interno del Villaggio “Godega 4Autism” in provincia di Treviso, modello di sostegno e partecipazione che integra le strutture residenziali a quelle di produzione artigianale. I ragazzi verranno inseriti nei laboratori di cucina, meccanica, falegnameria, pittura, coltivazione e raccolta dei prodotti ortofrutticoli, in modo che possano acquisire le competenze specifiche proprie di ciascun contesto lavorativo, sviluppare le proprie abilità funzionali, creative e comunicative e accrescere l'autostima e la gratificazione personale.

Ai nostri microfoni la dottoressa Paola Matussi, psicologa e responsabile del progetto ‘care giver’ per la Fondazione Oltre il Labirinto.

Nella seconda parte della puntata odierna parliamo di prevenzione e cura  della cecità, raccontata attraverso uno spot sociale voluto da CBM Italia Onlus.Nel mondo 285 milioni di persone hanno problemi alla vista, di cui 19 milioni sono bambini. Di questi, 12 milioni hanno problemi alla vista dovuti a difetti refrattivi, come la  miopia, l’astigmatismo e l’ ipermetropia, che possono essere facilmente corretti con un’operazione oculistica o con interventi mirati.Nei paesi più poveri un bambino su due muore entro un anno dal momento in cui diventa cieco. E’ per loro che CBM lavora attraverso i suoi progetti di prevenzione e cura della cecità.

Lo spot nasce dalla collaborazione tra CBM Italia e gli studenti di OffiCine – IED (Istituto Europeo di Design) di Milano che, sotto la direzione artistica del regista Marco Pozzi, hanno lavorato alla realizzazione di un progetto in grado di comunicare la mission di CBM: ridare la vista alle persone a rischio di cecità nei Paesi del cosiddetto sud del mondo. Ce ne parla Massimo Maggio, direttore di CBM Italia Onlus.

 








All the contents on this site are copyrighted ©.