2016-03-26 12:46:00

Card. Bo: sia una vera Pasqua di Risurrezione per il Myanmar


Quella di quest’anno è “una Pasqua davvero speciale per il popolo del Myanmar per i segni di resurrezione che vediamo attorno a noi”. Con queste parole il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon, apre il suo messaggio pasquale ai fedeli birmani che negli ultimi mesi hanno assistito a cambiamenti politici di portata storica: dalle elezioni vinte a novembre 2015 dalla Lega nazionale per la democrazia del primo presidente civile, dopo 50 anni di dittatura militare.

La morte e risurrezione di Cristo paradigma della storia recente del Paese
“Questa – scrive l’arcivescovo di Yangon citato dall’agenzia Asianews – è la stagione delle speranza. In questo mondo che sta soffocando per l’oscurità, la storia prova che la speranza della resurrezione permane nel cuore degli uomini”. Per il cardinale Bo, la morte e risurrezione di Cristo sono un paradigma della storia recente del Paese, dove è risorta la libertà dopo tanti anni di oppressione politica e religiosa. 

Un anno di perdono e riconciliazione
Il messaggio esorta quindi i cristiani a portare un messaggio di misericordia in questo anno giubilare. “Il Papa – sottolinea – ci chiama a essere misericordiosi con noi stessi, allo stesso modo in cui il Padre celeste è misericordioso, (…) a ritornare al Signore tramite il perdono. Perdonare gli altri, riconciliarsi con coloro che sono feriti e adottare un atteggiamento positivo, sono tutti segni del popolo della resurrezione”. Dalla Pasqua – prosegue – la comunità cattolica deve trarre la forza per “costruire la nazione attraverso la pace e la riconciliazione, lo sviluppo umano, l’educazione e l’affermazione dei diritti delle popolazioni indigene.  Dobbiamo essere segno di speranza. Siamo stati perseguitati, sepolti nella tomba della povertà, dell’oppressione e della negazione dei diritti. Per molti di noi è stata una lunga Via Crucis. Siamo stati gente del Venerdì Santo e qualche volta ci siamo chiesti se ci sarebbe stata una domenica di Pasqua nel nostro Paese. Ma Dio è il Dio della storia. Egli parla attraverso i segni dei tempi. Io credo fermamente che la risurrezione del Myanmar dal suo passato doloroso stia accadendo”.

Portare la speranza di un nuovo Myanmar di pace
“Come popolo della Pasqua – conclude messaggio – assumiamo questo compito di muovere le montagne delle tragedie umane e portare la speranza di un nuovo Myanmar di pace, prosperità e amicizia. Siamo la gente della fede e della speranza. Diamoci da fare per spostare le montagne”. (L.Z.)








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