2016-03-23 14:00:00

Il card. Yeom: la Pasqua doni pace alla Corea e al mondo


“La luce del Signore risorto risplenda su tutti voi. Preghiamo per i nostri fratelli e sorelle in Corea del nord: possano essere abbondanti le benedizioni su di loro. Preghiamo per la pace nella penisola coreana e per la pace nel mondo. Preghiamo perchè Dio doni saggezza per risolvere la questione delle armi nucleari nella Corea del nord. Che Dio ci guidi nelle vie della pace”: è l’auspicio espresso da card. Andrew Yeom Soo-jung, arcivescovo di Seul, nel suo messaggio pasquale. Il tema del messaggio, ripreso dall’agenzia Fides, è tratto dal Vangelo di Giovanni: “Per mezzo di lui era la vita e la vita era la luce dell’umanità” (Gv 1, 4).

Nella penisola coreana è urgente il bisogno di pace
“Gesù è diventato la luce del mondo che illumina i nostri peccati e le tenebre. L'annuncio della Chiesa è che Cristo è la luce del mondo che nessuna tenebra può vincere” rimarca il testo. “Dopo la Risurrezione, Gesù apparve ai discepoli e ha inviato loro il messaggio di pace, ha aperto i loro cuori chiusi, ha dato loro coraggio e ha mostrato loro la via della vita. La nostra società oggi è piena di tenebre. La gente vive nella paura, sotto l'incubo della guerra, del terrorismo e di gravi problemi economici. Viviamo in un tempo in cui è urgente il bisogno di pace. Noi fedeli che abbiamo ricevuto la luce della Risurrezione, siamo chiamati a portare la luce dell’amore e della speranza nel mondo”.

La Corea ha urgente bisogno della luce di Cristo
Il cardinale fa riferimento anche alle elezioni legislative per l’Assemblea nazionale della Corea, che avrà luogo prima del tempo, ricordando che “il potere è servizio” e che con il voto si eleggono “quanti si dedicheranno al futuro e al benessere del nostro Paese”. “Prego che tutti noi esercitiamo il nostro sacro diritto come cittadini della Corea” aggiunge, che “ha urgente bisogno della luce di Cristo”.

La misericordia frutto di una vita illuminata dalla grazia della Risurrezione
Il testo, infine, tocca il tema della misericordia, ricordando l’espressione centrale del Giubileo: “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”, definendo la misericordia come frutto di una vita illuminata e permeata dalla grazia della Risurrezione. (P.A.)








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