Il premier Renzi ha assicurato che l’Occidente non la darà vinta ai terroristi, ma ha anche fatto notare che “gli attentatori venivano da dentro i luoghi colpiti, la minaccia e' globale ma i killer sono anche killer locali”. Giampiero Guadagni:
Il terrorismo non vincerà. Dopo gli attacchi di Bruxelles è unanime la reazione dei governi europei, che intanto innalzano le misure di sicurezza. Riunioni di emergenza in tutte le capitali. A Roma, al Viminale, il comitato nazionale di sicurezza presieduto dal presidente del Consiglio. Renzi sottolinea: l'Unione europea deve smettere di litigare sulla sicurezza comune, serve una struttura unitaria di difesa. Ribadisce poi Renzi: chi dice “chiudiamo le frontiere” non si rende conto che i nemici sono già dentro le nostre città, gli attentatori venivano da dentro i luoghi colpiti.
Da Parigi il presidente Hollande sottolinea: Francia e Belgio sono uniti dall'orrore.
E insiste: la guerra al terrorismo sarà lunga e va condotta con sangue freddo, a minacce
globali risposte globali. Dal presidente della Commissione europea Juncker un appello
all'unità: gli attacchi di oggi hanno colpito Bruxelles ma il bersaglio, sottolinea
Juncker, è l'Europa intera. Un invito all'unità anche dall'Alto rappresentante per
la politica estera della Ue Federica Mogherini che dalla capitale della Giordania
Amman, senza trattenere le lacrime, ha detto: l'Europa e la sua capitale stanno soffrendo
lo stesso dolore che le regioni del Medio Oriente conoscono ogni giorno.
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