Il punto sui rapporti tra Santa Sede e Regno di Giordania e l’emergenza profughi nel Paese; l’Accordo globale tra Santa Sede e Stato di Palestina siglato nel giugno del 2015; la celebrazione a Nazareth della Giornata Mondiale del Malato; il calo dei pellegrinaggi in Terra Santa; la difficile situazione delle scuole cristiane in Israele; la prossima Gmg di Cracovia. Sono stati questi i temi al centro dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa (Aocts), riunitasi nei giorni scorsi ad Amman, in Giordania.
Gli auguri del Patriarca Twal a Papa Francesco
Ad introdurre i lavori - riferisce il comunicato finale – è stato il Patriarca di
Gerusalemme dei Latini Fouad Twal che ha colto l’occasione per fare gli auguri a Papa
Francesco per il suo terzo anno di pontificato, esprimere i suoi migliori auspici
per il prossimo sinodo pan-ortodosso a Creta e ringraziare padre Pierbattista Pizzaballa
che ad aprile finisce il suo mandato come Custode di Terra Santa.
Il punto sui rapporti Santa Sede-Giordania e Santa Sede-Palestina
E’ seguito l’intervento del nunzio apostolico ad Amman, mons. Alberto Ortega, che
ha parlato delle buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e il Regno di Giordania,
e della situazione politico-sociale del Paese alle prese con l’emergenza rifugiati
siriani e iracheni, sottolineando che la Giordania resta ancora un Paese tranquillo
nel turbolento scacchiere mediorientale e che la comunità cristiana è rispettata e
gode della piena libertà religiosa. Mons. Giuseppe Lazzarotto, nunzio in Israele e
delegato apostolico a Gerusalemme, ha invece presentato il testo dell’Accordo globale
tra Santa Sede e Stato di Palestina siglato il 26 giugno dell’anno scorso, evidenziando
che esso sarebbe un modello da imitare in altri Paesi arabi e precisando che prossimamente
riprenderanno anche i negoziati per la firma di accordi bilaterali con Israele.
Altri temi: il calo dei pellegrinaggi e la partecipazione alla Gmg di Cracovia
Quanto alla vita della Chiesa in Terra Santa, l’Assemblea ha salutato con soddisfazione
il grande successo delle celebrazioni della Giornata Mondiale del Malato l’11 febbraio
scorso a Nazareth. All’evento, ha partecipato una delegazione pontificia presieduta
dall'arcivescovo Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli operatori
sanitari. Altro punto evidenziato durante i lavori il significativo calo dei pellegrinaggi
in Terra Santa, che peraltro continuano, nonostante le violenze, e si caratterizzano
per una maggiore varietà di provenienze. Gli ordinari hanno poi ascoltato un rapporto
di mons. William Shomali , ausiliare del Patriarcato Latino di Gerusalemme, sulla
prossima Gmg di Cracovia, alla quale è attesa la partecipazione di 700 giovani dalle
diocesi di Giordania, Palestina, Israele e Cipro.
All’esame dei vescovi anche la situazione delle scuole cristiane in Israele
Un’ampia riflessione è stata, infine, dedicata alla situazione delle scuole cristiane,
soprattutto in Israele, dove esse sono state fortemente penalizzate dai tagli delle
sovvenzioni pubbliche di questi anni, con conseguente aumento dei costi per le famiglie,
che pesa soprattutto su quelle arabe israeliane con redditi sotto la media nazionale.
Al termine della riunione i vescovi hanno visitato il “Ristorante della Misericordia”
inaugurato il 21 dicembre scorso dalla diocesi di Amman e dalla Caritas Giordania
in occasione del Giubileo e che serve dai 300 ai 500 pasti al giorno a poveri e bisognosi. (A
cura di Lisa Zengarini)
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