Politica italiana. Tensione per amministrative e trivelle

Giorni tesi nella politica italiana soprattutto all’interno degli schieramenti in vista delle amministrative di giugno che riguarderanno le principali città. C’è attesa in particolare per la direzione del Pd in programma domani. Servizio di Giampiero Guadagni:

Domani faremo i conti. Matteo Renzi si prepara alla direzione del Pd parlando ai giovani dem ai quali rivolge un appello: non inseguite le beghe interne, discutete di grandi temi. La questione trivelle, ad esempio. Renzi afferma: il referendum è uno spreco, abbiamo già la linea più dura d’Europa. Il premier segretario risponde poi alle critiche di quanti lo accusano di essere a Palazzo Chigi grazie all’appoggio di  Alfano e Verdini: l’unico modo per evitare questo tipo di alleanza, dice Renzi è vincere le elezioni, cosa che nel 2013 non è successa. Sul fronte esterno, Renzi polemizza con Di Maio del Movimento 5 Stelle, che ieri in occasione della commemorazione dell’omicidio di don Diana, aveva accusato il premier di non sbloccare i fondi per le famiglie delle vittime di mafia e per l'assistenza legale di chi denuncia. Renzi definisce una strumentalizzazione meschina quella di Di Maio. Il Pd ne chiede le dimissioni da vicepresidente della Camera. Lo scontro riguarda anche le amministrative.  Ripuliremo Roma dal marcio, dice la candidata sindaco del Movimento Virginia Raggi. Mentre nel centrodestra né Bertolaso né Meloni sembrano intenzionati a fare un passo indietro.