2016-03-19 13:30:00

Cile. Depenalizzazione aborto. Appello vescovi a tutelare la vita


Con 66 voti a favore e 44 contro, la Camera dei deputati del Parlamento cileno ha approvato la proposta di legge presentata dal governo della presidente, Michelle Bachelet, che depenalizza l’aborto in caso di stupro, di rischio per la salute della madre e malformazione del feto. Per diventare legge, la bozza ha bisogno ora dell’approvazione del Senato.

Proposta normativa che offende la dignità umana
Immediata la risposta della Conferenza episcopale locale che ha diffuso un messaggio intitolato “La nostra speranza in difesa della vita”. Il documento verrà letto durante tutte le Messe che verranno celebrate domenica prossima, Domenica della Palme. Indirizzato “ai cattolici ed a tutto il popolo del Cile”, il messaggio ricorda che "la Chiesa cattolica e le altre confessioni cristiane hanno sottolineato, con rispetto e più volte, che questa decisione costituisce una grave offesa alla dignità umana e in particolare rappresenta un attacco alla vita del più innocente di tutti gli esseri umani: il nascituro, il quale deve essere tutelato dalla legge, come sancito dalla Costituzione”.

No alla “cultura dello scarto”
La proposta normativa, ribadiscono i vescovi cileni, è una tragica espressione di quella “cultura dello scarto” così spesso denunciata da Papa Francesco, che esclude dalla società coloro che sono ritenuti un "surplus" inutile. Di qui, il richiamo della Conferenza episcopale cilena a difendere la vita umana dal concepimento e fino alla morte naturale. Citando, poi, un passo dell’Enciclica del Pontefice “Laudato si’ sulla cura della casa comune”, i vescovi cileni sottolineano che “non appare praticabile un cammino educativo per l’accoglienza degli esseri deboli che ci circondano quando non si dà protezione a un embrione umano (…) Se si perde la sensibilità personale e sociale verso l’accoglienza di una nuova vita, anche altre forme di accoglienza utili alla vita sociale si inaridiscono”. (n. 120)

Accompagnare le donne con gravidanze difficili
Per questo, i presuli auspicano che il Senato riesamini in modo approfondito il disegno di legge approvato dal parlamento. “Più che di aborti – si legge ancora nel messaggio – la nostra società ha bisogno di accompagnare le donne con gravidanze difficili, tutelando la vita della madre e del figlio e incentivando i percorsi di adozione”. In prossimità della Pasqua, dunque, l’invito rivolto ai credenti, ma anche ai non credenti, è quello di “mantenere salda la speranza, lavorando di più e con più decisione affinché la vita e la dignità di ogni essere umano siano sempre rispettate”.

Garantire ad ogni essere umano il pieno sviluppo
“Questo è il momento – conclude il messaggio episcopale – di intensificare le preghiere per il Paese ed i suoi legislatori”, così da “garantire che ogni essere umano abbia la possibilità di svilupparsi pienamente ed essere felice”. Il tutto con l’obiettivo di rendere il Cile “una casa comune”, un luogo in cui la vita viene accolta, accompagnata e rispettata. (I.P.)








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