Nuovo appello dei vescovi degli Stati Uniti per fermare il genocidio in corso in Medio Oriente contro cristiani, yazidi e altri gruppi religiosi. In una dichiarazione diffusa in questi giorni, il presidente della Conferenza episcopale mons. Jospeh Kurtz ha esortato tutti i cattolici a firmare una petizione on-line per sollecitare il Dipartimento di Stato a dichiarare formalmente le persecuzioni contro i cristiani un “genocidio” e quindi un’azione internazionale per fermarlo. Una decisione in questo senso è attesa in questi giorni. La petizione, promossa dai Cavalieri di Colombo e dall’organizzazione In Defence of Christ (Idc), può essere sottoscritta sul sito www.stopthechristiangenocide.org
In gioco il futuro stesso dell’antica presenza cristiana in Medio Oriente
“Fate in modo che la vostra firma si aggiunga alle testimonianze, perché in gioco
è il futuro stesso dell’antica presenza cristiana in Medio Oriente”, scrive mons.
Kurtz. ricordando che da mesi “la Chiesa cattolica è la voce dei cristiani e di altre
minoranze religiose che subiscono una malvagia e mortale persecuzione”. Il presule
sottolinea il dovere di “aiutare i nostri fratelli cristiani a portare la Croce della
persecuzione e per quanto possibile alleviare la loro sofferenza. In questo modo
– conclude - Il Medio Oriente e il mondo diventeranno luoghi più sicuri dove le persone
di ogni fede possono vivere in pace”.
Il 15 marzo adottata dalla Camera risoluzione contro genocidio in Medio
Oriente
Intanto, il 15 marzo , la Camera dei Rappresentanti ha dato il via libera a una risoluzione
non vincolante che condanna le atrocità commesse da Daesh nei confronti delle minoranze
religiose definendole “genocidio”. La misura è passata con 393 voti a favore e zero
contrari. L’adozione della risoluzione da parte dell’Amministrazione costituirebbe
un passo importante per gli Stati Uniti: si tratterebbe infatti solo del secondo caso
di adozione della definizione mentre è in corso un conflitto. (L.Z.)
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