C’è una posizione comune tra i 28 capi di stato e di governo dell'Unione europea, riuniti ieri sera a Bruxelles, sul negoziato con la Turchia per la questione migranti. Tra mezz’ora circa vertice a quattro tra le autorità di Bruxelles e Ankara per trovare una soluzione, anche se l’intesa non sembra a portata di mano. Alessandro Guarasci:
Il primo successo è che ci sia una posizione comune tra i 28 su quale atteggiamento
avere nei confronti della Turchia. Non c’è un testo di
accordo, a causa di una serie di "riserve" espresse da alcuni paesi, a partire da
Cipro, ma il negoziato avverrà sulla base di una bozza di testo che rimane aperta,
e sulla quale i paesi hanno dato indicazioni al presidente del Consiglio Ue Tusk.
Alle 8.30 circa oltre a Tusk, il presidente della Commissione Ue Juncker e il premier
olandese Rutte incontreranno tutti assieme il premier turco Davutoglu. Un vertice
cruciale che aprirà la seconda e ultima giornata del Consiglio Ue dedicato ai migranti.
La Cancelliera tedesca Merkel si dice cautamente ottimista e chiede che i migranti dalla Grecia tornino in Turchia. Ecco perché il passaggio con Ankara è fondamentale che vuole dalla Ue più fondi e soprattutto garanzie sulla sua adesione all’Unione. Difficoltà vengono appunto da Cipro che pretende da Ankara un impulso colloqui tra greco ciprioti e turco ciprioti sulla riunificazione dell'isola divisa dal 1974
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