2016-03-17 15:02:00

L'intolleranza per gli immigrati passa per i social


E’ soprattutto attraverso i social media che viaggiano i messaggi di odio nei confronti degli immigrati. E i giornali tradizionali spesso non fanno altro che rilanciare questa forma di discriminazione. E’ la conclusione a cui è arrivata la ricerca sull’”Hate speech, giornalismo e migrazioni”, messa a punto da quattro associazioni. Alessandro Guarasci:

Rifugiati, migranti, minoranze. Sui social, chi vuole spargere odio si concentra su questi soggetti. Basta dire che nel 2014 ci sono stati più di 700 episodi di intolleranza su Twitter, Facebook, Youtube. Casi che non hanno nulla a che dare con la libertà d’espressione. Elisa Marincola, di Articolo 21, una delle associazioni che ha promosso la ricerca:

“Vigilare su Twitter e Facebook, che sono delle bacheche assolutamente aperte e incontrollate, in cui spesso anche questa apertura è legata alla necessità di raccogliere pubblicità, che sicuramente non aiuta il cittadino a ragionare e ad avere degli elementi buoni per farsi delle opinioni non malate, non distorte”.

I giornali cartacei, i tg e le radio spesso vanno a ricasco. Ancora Marincola:

“I social traghettano anche una grande superficialità, anche un grande odio: e questo viene spesso rilanciato dai media che cercano visibilità attraverso queste forme di espressioni. Quindi non c'è un cambio di indirizzo”.

Per l’occasione è partita una campagna sui principali media contro ogni forma di discriminazione.








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