2016-03-16 19:16:00

Negoziati sulla Siria: primo obiettivo un governo inclusivo


A Ginevra proseguono i negoziati sulla Siria con delegazioni dell’opposizione e del governo. Nella città svizzera, parlando con i giornalisti, il vescovo caldeo di Aleppo, mons. Antoine Audo, ha dichiarato che "due terzi" dei circa 1,5 milioni di cristiani che vivevano in Siria prima della guerra hanno lasciato il Paese. I cristiani - ha aggiunto il presule - sono "bersaglio" dei jihadisti del sedicente Stato islamico. Il servizio di Stefano Marchi:

I negoziati indiretti per la pace in Siria continuano, ma tra le controparti non è ancora cominciato un confronto costruttivo nemmeno sul primo degli obiettivi prescritti dall’Onu: la formazione di un governo transitorio “inclusivo”, con rappresentanti dell’opposizione e del regime di Al Assad. Oggi a Ginevra l’inviato dell’Onu De Mistura ha incontrato di nuovo la delegazione del regime, che accetta l’inclusione dell’opposizione in un nuovo esecutivo di unità nazionale, ma intende mantenere quest’organo, almeno per ora, sotto l’autorità di Al Assad. L’opposizione, rappresentata dall’Alto comitato negoziale, è disposta a condividere un governo transitorio con esponenti del regime, ma rifiuta in assoluto Al Assad, ed esige che il nuovo esecutivo abbia pieni poteri, come previsto dal piano vincolante dell’Onu. De Mistura, secondo cui “i negoziati non saranno brevi”, ha incontrato oggi per la prima volta (e ufficialmente) anche un’altra delegazione di oppositori siriani, quella dei gruppi di Mosca e del Cairo, esaudendo una delle rivendicazioni preliminari del governo di Al Assad. 








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