2016-03-16 14:44:00

Francia. Il card. Barbarin: mai coperti casi di pedofilia


“Tristezza e costernazione”, ma anche “profonda incomprensione” e “dolore” nel vedersi accusato in maniera così “ingiustificata”. Così il cardinale arcivescovo di Lione Philippe Barbarin ha commentato la notizia della denuncia depositata nei suoi confronti da un gruppo di vittime di abusi da parte di un prete pedofilo per “messa in pericolo della vita altrui e provocazione al suicidio”.

Profonda incomprensione per questa denuncia
“Pur comprendendo il dolore di ogni persona vittima di atti tanto più inammissibili in quanto commessi da un sacerdote – si legge in un comunicato diffuso ieri dall’arcidiocesi -, il cardinale non può non manifestare la sua profonda incomprensione di fronte a questa denuncia”. Nel testo si spiega come gli abusi siano stati commessi da un sacerdote della diocesi di Lione negli anni ’90, quando la vittima che ha presentato denuncia, aveva dai 16 ai 19 anni. È nel 2009, che la vittima incontra il cardinale Barbarin e gli comunica la sua intenzione di presentare denuncia. “Denuncia – si legge nel comunicato – che sarà depositata e archiviata senza azioni da parte della giustizia”.

Un’accusa ingiustificata
“È con dolore – prosegue il comunicato – che il card. Barbarin si vede accusare oggi in maniera così ingiustificata, tanto è evidente che in nessun caso lui ha messo in pericolo la vita di altri né incoraggiato qualcuno a suicidarsi. Il porporato chiede solennemente che si lasci la giustizia indagare con serenità. L’interesse di coloro che hanno presentato denuncia come quello delle persone che sono state denunciate, è che la giustizia stabilisca la verità”. L’arcivescovo di Lione ribadisce ancora una volta la sua disponibilità a “cooperare in tutta trasparenza con la giustizia”.

L’intervento di mons. Pontier all’apertura della plenaria a Lourdes
Sul caso è intervenuto anche il presidente della Conferenza episcopale francese mons. Georges Pontier, all’apertura stamane della plenaria dei vescovi a Lourdes. “Il card. Barbarin – ha detto l’arcivescovo di Marsiglia nella prolusione ai lavori – ha espresso chiaramente il suo impegno e quello della diocesi a lavorare lealmente con la giustizia. Tengo ad assicurargli le nostre preghiere e la nostra amicizia”. Mons. Pontier ha inoltre ribadito che i vescovi francesi sono mossi dalla volontà “di fare luce sulla verità per le vittime”. “Questa questione dolorosa dell’atteggiamento della Chiesa nei confronti della pedofilia – ha ricordato - è stata al centro di un importante lavoro che abbiamo fatto nelle due scorse assemblee  a Lourdes.

Le misure prese dai vescovi francesi inequivocabili
Casi sparsi, recenti o più antichi, emergono ancora ogni anno nelle nostre diocesi. Il nostro impegno è chiaro e condiviso da tutti: privilegiare l’accoglienza delle vittime e delle loro famiglie; invitarli a denunciare; avviare le procedure canoniche contro gli autori di questi atti e lavorare in tutta lealtà con la giustizia del nostro Paese. Le regole, le buone pratiche e le misure di prevenzione e di educazione che abbiamo messo in atto, sono inequivocabili”. (A cura di Lisa Zengarini)








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