“Viviamo una profonda crisi politica, economica e istituzionale che ha come motivo di fondo la mancanza di riferimenti etici e morali, pilastri per la vita e l'organizzazione di tutta la società”: lo affermano i vescovi del Brasile, che in una nota diffusa al termine della riunione del Consiglio permanente della Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb), riunitosi a Brasilia dall’8 al 10 marzo, si soffermano sulla crisi attuale che sta vivendo il Paese.
Non soddisfare la logica del mercato ma le necessità della gente
“La ricerca di risposte – prosegue il testo, ripreso dall'agenzia Fides - richiede
discernimento, con serenità e responsabilità. È importante ribadire che qualsiasi
soluzione che soddisfi la logica del mercato e gli interessi particolari prima delle
necessità della gente, specialmente dei più poveri, nega l'etica e devia dal cammino
della giustizia”. La nota firmata dal presidente, dal vicepresidente e dal segretario
generale della Cnbb, si apre con una citazione biblica: “Per coloro che fanno opera
di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia” (Gc 3,18).
Le autorità devono garantire la trasparenza e ridare fiducia alla gente
I vescovi sottolineano che per superare la crisi occorre “il rifiuto sistematico di
qualsiasi tipo di corruzione, migliorare lo sviluppo sostenibile e il dialogo”. “Il
Congresso Nazionale e i partiti politici – sottolineano - hanno il dovere etico di
promuovere e rafforzare la governabilità. I sospetti di corruzione devono essere rigorosamente
studiati e giudicati dalle autorità competenti. Questo garantisce la trasparenza e
ristabilisce un clima di credibilità nazionale”.
Per superare la crisi ricorrere al dialogo
Non è questo il momento per infiammare gli animi, esortano ancora i vescovi brasiliani,
ricordando invece che “la situazione richiede l'esercizio del dialogo fino all’estremo”.
Le manifestazioni popolari “sono un diritto democratico che deve essere garantito
a tutti da parte dello Stato. Devono essere pacifiche, nel rispetto delle persone
e delle istituzioni”. Infine ribadiscono che ogni brasiliano è chiamato “a cercare
soluzioni ai problemi che abbiamo di fronte”, ricordando che tutti “siamo chiamati
a dialogare per costruire un Paese giusto e fraterno”. (S.L.)
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