2016-03-11 14:30:00

Sud Sudan: l'Onu denuncia spaventosi crimini contro l'umanità


Crimini di guerra e contro l’umanità devastano la popolazione civile in Sud Sudan: lo denuncia l'Onu in un agghiacciante rapporto reso noto oggi a Ginevra. Il documento dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani afferma che nel Paese la situazione è tra le più "orrende nel mondo, con l'utilizzo massiccio dello stupro come strumento di terrore e come arma da guerra": si descrivono "in dettaglio" terribili violazioni, inclusa una politica della "terra bruciata" condotta dall’esercito governativo e dai suoi alleati, e la presa di mira deliberata di civili per uccidere, stuprare e saccheggiare. Azioni legittimate dal governo per non pagare gli stipendi dei militari.

Resoconti strazianti
Il rapporto contiene resoconti strazianti di civili sospettati di sostenere l'opposizione, compresi bambini e persone disabili, assassinati, bruciati vivi, soffocati in contenitori, impiccati ad alberi o tagliati a pezzi. Anche le forze dell'opposizione – afferma il rapporto - hanno commesso atrocità, ma a un livello inferiore.

Guerra civile a sfondo etnico
Sono decine di migliaia le persone uccise e oltre due milioni gli sfollati in seguito alla guerra civile esplosa nel  dicembre del 2013, quando il presidente Salva Kiir ha accusato il suo  ex vice, Riek Machar, di aver tentato un colpo di Stato. Il conflitto ha assunto subito una connotazione etnica, dato che Kiir appartiene alla tribù dei Dinka e Machar a quella dei Nuer. Ad agosto i due leader hanno concordato la formazione di un governo di transizione, che però  non è stato ancora formato. (S.C.)








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