Il Concilio panortodosso e la questione dei migranti: sono stati questi i temi principali al centro del Sinodo della Chiesa ortodossa di Creta, svoltosi il 3 marzo ad Heraklion. In particolare, i partecipanti all’incontro hanno riflettuto sui preparativi del grande Concilio che si terrà proprio sull’isola dal 16 al 27 giugno prossimo. Lo riferisce il sito web Orthodoxie.com
Offrire assistenza ai rifugiati, a prescindere
da razza o religione
Riguardo al tema dei rifugiati, gli ortodossi di Creta
lo hanno definito “una questione scottante e dalle dimensioni inquietanti”, considerata
anche la portata che tale fenomeno ha per l’isola. Per questo, è stato lanciato un
appello alle autorità e agli organi competenti affinché facciano “fronte comune” nei
riguardi di tale problema, con “azioni e decisioni necessarie”. Dal canto loro, gli
organismi ecclesiali, “come già avvenuto in passato, offriranno assistenza ai fratelli
e alle sorelle così duramente provati e sofferenti, indipendentemente dalla loro razza
e dalla loro religione”.
Annunciata enciclica sul tema della cremazione
dei defunti
Centrale, durante i lavori sinodali, anche la questione
della cremazione dei defunti: il parlamento ellenico, infatti, ha recentemente votato
una legge che consente questa pratica. A tal proposito, la Chiesa ortodossa ha ricordato
al popolo cretese, “conosciuto per la sua fede ed il suo amore verso la tradizione
ortodossa, che l’inumazione dei defunti costituisce un elemento della propria civiltà
e della propria identità, oltre a esprimere il rispetto verso il carattere sacro del
corpo umano”. Per questo, il sinodo ha deciso di dedicare a questo argomento un’enciclica
specifica, così da “informare il popolo di Dio al riguardo”.
Vivere la Grande Quaresima con vero pentimento
La pubblicazione del documento è prevista per la terza
domenica di Quaresima che, nella Chiesa ortodossa, ricorrerà il 17 aprile prossimo.
Infine, in vista della Grande Quaresima, il sinodo di Creta ha esortato i fedeli a
vivere con vero pentimento tale periodo, affinché tutti possano essere “trovati degni
di festeggiare nella gioia spirituale e nella speranza la risurrezione di nostro Signore”,
che la Chiesa ortodossa celebrerà domenica 1.mo maggio. (I.P.)
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