2016-03-04 12:28:00

I consumatori: bene modifiche sui mutui ma bisogna fare di più


In Italia la maggioranza sta continuando a lavorare sul decreto mutui. L’opposizione però chiede che la normativa sia ritirata. Intervengono anche i consumatori che accolgono positivamente le modifiche, ma auspicano altre garanzie per i cittadini. Alessandro Guarasci:

Salirà da 7 a 18 il numero delle rate non pagate perché si possa dare il via alla procedura di vendita della casa del debitore inadempiente senza percorrere la strada delle aste giudiziarie. Il giorno dopo le modifiche annunciate dalla maggioranza, le associazioni dei consumatori fanno bilanci. E il tema assume ancora più valore considerato che nel 2015 i mutui concessi sono aumentati del 20%, ma al contempo sono cresciuti i pignoramenti: del 160% dal 2006 al 2014. I consumatori continuano a chiedere che l’ultima parola sia sempre data al giudice. Pietro Giordano, presidente Adiconsum

“Il giudice non può avere la parola, e quindi i ricorsi sono un po’ improbabili. E, seconda cosa, ancora non è chiaro perfettamente su che valore viene venduto l’appartamento. Qual è il valore? Quello che determina la banca o quello che determina l’Agenzia del Territorio? Se la banca fa tutto, a quel punto, lo fa certamente non per favorire il consumatore, ma sé stessa”.

Il fatto è che anche le banche hanno le loro colpe, avendo concesso, soprattutto tra il 2000 e il 2010 mutui a chi non ne aveva la capacità reddituale. Ancora Giordano:

“Una cosa è la manica larga – e quindi le banche devono assumersi anche le responsabilità di quanto hanno fatto nel passato – una cosa è perdere il posto di lavoro, e quindi tenere conto nella normativa, negli atti che si faranno di questa realtà. Quando si perde il posto di lavoro, si mette in crisi una famiglia e quindi anche la possibilità di poter ripagare i propri debiti diminuisce di molto”.

La prossima settimana sarà fondamentale per eventuali altre correzioni.








All the contents on this site are copyrighted ©.