2016-03-01 13:46:00

Vaticano: aperto il Corso della Penitenzieria sulla Confessione


Un evento di formazione annuale sul quale il messaggio del Giubileo esercita una grande influenza. Si tratta  del 27.mo Corso sul Foro interno, organizzato dalla Penitenzieria Apostolica al Palazzo della Cancelleria, iniziato ieri e in programma fino al 4 marzo prossimo, giorno dell’udienza dei partecipanti con Papa Francesco.

Il penitenziere, maggiore, il card. Mauro Piacenza, ha aperto ieri nel pomeriggio i lavori, con un intervento che ha sollecitato i circa 450 partecipanti a porre “al centro con convinzione il sacramento della riconciliazione”.

Questo “grido” del Papa, contenuto nella Bolla di indizione dell’Anno Santo, Misericordiae Vultus, “è rivelatore di un pensiero – ha affermato il porporato – di un giudizio su questo mondo e sulla missione della Chiesa, la quale guarda permanentemente a Cristo nell’esercizio del proprio ministero”. Ogni giorno, ha osservato il card. Piacenza, la Chiesa ripete l’annuncio di conversione del Vangelo. “È questo l’annuncio – soggiunge – che, ogni giorno, attesta a noi stessi la novità, continua ed assoluta, che da duemila anni abita la storia e che ha conquistato, per sempre, le nostre vite: Dio è divenuto per noi l’Agnello immolato, ha portato su di sè il nostro peccato e, morto, regna ora vivo per sempre”.

Inoltre, tale annuncio della Chiesa, prosegue il penitenziere maggiore – “costituisce il più potente “antidoto” al veleno del serpente antico, il menzognero. Ben sappiamo come questa azione demoniaca, che Papa Francesco non ha tralasciato di segnalare apertamente, fin dal principio del Pontificato, si compie però nell’orizzonte, per il demonio, di una inesorabile disfatta”. E oggi, ha concluso, “come si concentra questa menzogna, che Cristo ha smascherato e sconfitto? La menzogna del principe di questo mondo tenta di rovesciare questo annuncio in ogni sua parte: l’Agnello, il mondo ed il peccato”.








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