2016-02-26 08:05:00

Onu: in Libia tutte le parti responsabili di crimini di guerra


La lotta al sedicente Stato islamico dalla Siria arriva sino alla Libia, Paese in cui - dice l’Onu - “tutte le parti in conflitto sono probabilmente responsabili di crimini di guerra”. Intanto mentre si attende il voto, la prossima settimana, per sul governo di unità nazionale, c’è chi ipotizza un ritorno alla monarchia. Massimiliano Menichetti:

Tutte le parti in conflitto in Libia sono probabilmente responsabili di crimini di guerra e violazioni dei diritti umani di ogni tipo come torture, stupri, vessazioni. La denuncia arriva dopo un anno d’inchiesta dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. In questo contesto i jihadisti dell’Is avanzano verso le coste anche se sono strati fermati a Sabrata, non lontano da Tripoli, dove è stato catturato un capo locale. Scontri anche a Bengasi dove dopo quattro giorni, l'esercito libico sembra avere la meglio sui jihadisti. L’attesa sul fronte politico è per la settimana prossima, per il voto del parlamento di Tobruk, quello riconosciuto dalla comunità internazionale, che dopo l’ennesimo rinvio dovrebbe dare la fiducia all’esecutivo di unità nazionale del premier Fayez al Sarraj, sostenuto dall’Onu. Intanto una fetta consistente della popolazione pensa al ritorno della monarchia pre-Gheddafi ipotizzando il ritorno di un discendente del Re Idris prima di nuove elezioni. Sul fronte invece dell’intervento armato di altre potenze la Francia smentisce la presenza sul territorio e la Russia si dice contraria a nuove “campagne” che trasformerebbero il Paese in una base del terrorismo mondiale, comunque ieri l’Italia si è detta pronta ad una missione militare di supporto, nel momento in cui le autorità libiche dovessero avanzare la richiesta. Il Consiglio supremo di Difesa, riunitosi ieri, ha individuato in particolare compiti addestrativi e di sorveglianza.








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