2016-02-26 16:33:00

Creare sviluppo significa creare pace


Instabilità sociale

L'instabilità politica, la crisi della democrazia, il terrorismo internazionale rendono la società umana instabile, chiusa tra le spinte della globalizzazione e il ritorno alla difesa dei territori tradizionali. L'uomo è oggi capace di generare flussi di informazione che tuttavia non aiutano la crescita sociale che resta priva di punti di riferimento e valori. A Roma, all'Augustinianum, un seminario di studi dal titolo "Fare insieme, sviluppo, istruzione, lavoro. L'impresa incontra il Santo Padre", promosso da Confindustria in preparazione all'udienza con il Papa di sabato 27 febbraio in Aula Paolo VI. Tra i partecipanti, Alberto Quadrio Curzio, presidente Accademia dei Lincei, card. Domenico Calcagno, presidente dell'APSA, Massimo Egidi, rettore università Luiss,Marc Lazar, Istituto di Studi Politici di Parigi, mons. Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per le Comunicazioni della Santa Sede, card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti, Romano Prodi, economista, card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio Cultura e Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria. 

La responsabilità dell'imprenditore

Per Lisa Ferrarini, vice presidente per l'Europa di Confindustria, "sono momenti in cui l'imprenditore si responsabilizza sempre di più". "Credo che mai come oggi, l'imprenditore abbia ancora più responsabilità. Da noi, parte tutto il siistema, il lavoro, l'equità, il benessere sociale, tutto il sistema della comunità che deve essere fortificato. Altrimenti i valori fondamentali si perdono". "La nostra una battaglia quotidiana. Mai come in questo momento servono punti fermi e serve disegnare un giardino sicuro intorno alle nostre aziende. Sono momenti di riflessione. La democrazia è messa in discussione dai tutti i sistemi informatici moderni che prendono il sopravvento anche nella comunicazione creando turbative". "Creare sviluppo, oggi, può arrestare la paura del terrorismo internazionale. Creare benessere, significa creare pace nei territori dove ci sono tensioni economiche. Creare benessere è fondamentale per la pace dei Paesi. Sia per le migrazioni, sia per le guerre". 

Regole e leggi certe per l'impresa

Per Renzo Bozzetti, vice presidente vicario nazionale UCID, imprenditori cattolici, "l'etica è una ricchezza per l'impresa, non una zavorra. In particolare verso chi lavora nell'impresa, titolari e dipendenti". "Fondamentale, in impresa, è rispettare le regole. Sotto questo aspetto, è anche vero che ci sono norme contradditorie per le aziende. Ma fare impresa significa auspicare norme precise e rispettarle. Certo se noi ci confrontiamo con Paesi dove non esistono regole, i nostri prodotti costano sempre di più". I sindacati bloccano lo sviluppo di un'azienda o no?  "Il sindacato deve difendere il suo modo di essere. In altri tempi era necessario, ma oggi dico che non è così preparato per capire le necessità di una azienda, spiazzando talvolta la capacità produttiva di un Paese. Il sindacato è certamente utile, ma deve ragionare in termini attuali, concreti e deve far capire ai lavoratori la situazione in essere, senza coinvolgimenti politici. Dovrebbe dare il proprio contributo, non all'imprenditore ma all'impresa. E' l'impresa che va difesa da tutti coloro che ci lavorano". "Oggi, inoltre, ci mancano riferimenti legislativi. Le difficoltà sono enormi, però il Paese ha bisogno di fare attività economica, rispettando tutte le leggi che però devono essere stabili, senza cambiarle continuamente, spesso anche in modo pretestuoso". 

 

 








All the contents on this site are copyrighted ©.