All’indomani dell’incontro tra Santa Sede e Italia per l’anniversario dei Patti Lateranensi, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin è tornato a parlare di unioni civili, a margine di un incontro alla Biblioteca Apostolica Vaticana. Ascoltiamolo al microfono di Michele Raviart:
R. - Ieri (martedì, ndr) abbiamo avuto un buon incontro. Ci siamo confrontati su questioni specifiche che riguardano i rapporti bilaterali. Poi è stato toccato anche questo tema delle unioni civili che però non si è approfondito. Le posizioni sono molto chiare: la questione dello stralcio delle adozioni ci è sembrata una cosa quanto mai opportuna. Io facevo notare, e qui sono anche stato male interpretato – qualcuno ha citato proprio il contrario di quello che ho detto - che il punto fondamentale è che non si equipari in nessun modo il matrimonio alle unioni civili e cioè che siano due discipline completamente distinte.
D. – Ci sono dei rischi secondo lei, nel testo così com’è, che ci sia un’equiparazione?
R. – Stanno lavorando, mi hanno detto, proprio per evitare questo. Stanno lavorando per evitare il più possibile questo.
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