2016-02-24 12:26:00

P. Bentoglio: da comunità umana e Chiesa, mano tesa a migranti


È l’intera comunità umana, insieme alla Chiesa, a essere “investita” del dovere di "tendere la mano" ai migranti e ai rifugiati. Lo ha sottolineato padre Gabriele Bentoglio, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, intervenuto al Convegno su "Religiosi e migrazioni nel XXI secolo", presso la Casa generalizia dei Passionisti a Roma.

Responsabilità verso i migranti
All’incontro, religiosi da tutto il mondo hanno condiviso da lunedì scorso le loro esperienze sulla comune responsabilità verso i migranti, ascoltando anche chi ha una conoscenza più approfondita della realtà attuale. Prendendo in esame il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 2016, svoltasi il 17 gennaio scorso, padre Bentoglio ha esortato ad operare sul fronte dell’accoglienza, “ma prima ancora sulle ragioni che stanno all’origine della mobilità”, sia volontaria sia forzata.

Decine di milioni di rifugiati e sfollati
Di fronte agli oltre 19 milioni di rifugiati nel mondo, ai 38 milioni di sfollati all’interno dei loro Paesi, e ai quasi 2 milioni di persone in attesa dell’esito delle domande di asilo, il Messaggio del Pontefice, ha ricordato il sotto segretario del dicastero vaticano, indica la risposta del Vangelo della misericordia: siamo invitati a riscoprirlo nel tempo del Giubileo straordinario “non come buonismo spirituale e intimistico, ma - ha concluso - come impegno serio e concreto per rispondere alle migrazioni attuali, specialmente quando si tratta di situazioni drammatiche causate da ingiustizia, egoismo e interessi che distruggono e provocano morte”. (G.A.)








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