I jihadisti affiliati al sedicente Stato Islamico (Daesh) hanno liberato altri 43 cristiani assiri del gruppo di circa 250 persone che erano state prelevate dai villaggi cristiani della valle del fiume Khabour, nel nord-est della Siria, durante l'offensiva compiuta in quell'area dalle milizie jihadiste lo scorso 23 febbraio. Da allora, i cristiani presi in ostaggio in quell'occasione sono stati progressivamente liberati a gruppi di diversa consistenza.
La liberazione nonostante le continue minacce di morte
All'inizio dello scorso ottobre - riferisce l'agenzia Fides - sui siti jihadisti
era stato diffuso il video dell'esecuzione di tre cristiani assiri della valle del
Khabur. Il filmato, girato secondo i macabri rituali scenici seguiti anche in altri
casi analoghi dalla propaganda jihadista, avvertiva che le esecuzioni degli altri
ostaggi sarebbero continuate fino a quando non fosse stata versata la somma richiesta
come riscatto per la loro liberazione.
Nelle mani dell'Is ancora 180 cristiani siri e assiri della città di Qaryatayn
Secondo fonti della Chiesa assira d'Oriente, dopo la liberazione dei 43 ostaggi confermata
nella giornata di ieri, non ci sarebbero più cristiani della valle del Khabur ancora
nelle mani dei jihadisti, che invece tengono ancora di fatto in ostaggio quasi 180
cristiani siri e assiri della città di Qaryatayn, conquistata dal Daesh lo scorso
6 agosto. (G.V.)
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