Si è votato anche ieri in Niger per le presidenziali. Inizialmente previste nella sola giornata di domenica, le elezioni sono state prolungate di un giorno dopo i problemi verificatisi in diversi seggi che hanno impedito ad alcuni elettori di votare. L’attuale Presidente Mahamadou Issoufou, 63 anni, spera di ottenere un secondo mandato e potrebbe vincere già al primo turno, mentre l’opposizione si presenta divisa. I risultati definitivi dovrebbero arrivare entro cinque giorni.
La preghiera dei vescovi per un sereno svolgimento del voto
Alla vigilia del voto, l’arcivescovo di Niamey, mons. Laurent Lompo, e il vescovo
di Maradi, mons. Ambroise Ouedraogo, hanno assicurato, in un messaggio pubblicato
sul portale della Chiesa del Niger, la loro preghiera per il sereno svolgimento delle
elezioni ed hanno invitato i nigerini alla tolleranza e al rispetto dell’altro nel
processo elettorale. “La maturità politica e democratica si misura attraverso la nostra
volontà di costruire il nostro Paese con le armi della pace, della tolleranza, del
rispetto della parola data e della giustizia” scrivono i presuli che invitano gli
elettori a recarsi alle urne “con una coscienza illuminata dalla fede per scegliere
uomini e donne che lavorino per un Niger migliore”.
Appello ai politici del Paese
Mons. Lompo e mons. Ouedraogo si rivolgono infine anche ai politici, perché lavorino
affinché l’odio, l’intolleranza e la violenza facciano posto all’amore, alla giustizia,
al perdono, al rispetto dell’altro e alla pace. (T.C.)
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