2016-02-23 08:24:00

Ban Ki-moon in Burundi per risolvere lo stato di tensione


Il Burundi, un Paese che rischia di precipitare nel caos, se continueranno disordini e violenze scoppiate quando il presidente Pierre Nkurunziza ha annunciato la volontà di rinnovare il proprio mandato per la terza volta. Per risolvere il grave stato di tensione nella capitale Bujunbura da ieri si trova il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Sentiamo Giulio Albanese:

Ban Ki-Moon, stando ad indiscrezioni, tenterà di convincere Pierre Nkurunziza ad accettare un dialogo inclusivo e senza condizioni con le forze di opposizione burundesi. Sul tavolo, oltre alla crisi politica determinata dal suo terzo mandato presidenziale a dir poco controverso (dunque il ristabilimento della democrazia), c’è la delicata questione del mancato rispetto dei diritti umani. Ban Ki-Moon, da questo punto di vista, dovrebbe tentare di convincere Nkurunziza ad accettare un’inchiesta internazionale. Da parte dell’esecutivo di Bujumbura in questi giorni vi sono stati piccoli gesti di buona volontà come la riapertura di due emittenti radiofoniche private e l’autorizzazione alla visita in Burundi di tre esperti dell’Alto commissariato per i diritti umani dell’Onu. Ma il cammino per affermare una piattaforma di riconciliazione nazionale è tutto in salita, perché il Paese è davvero sull’orlo dell’ennesima guerra civile. Da rilevare che poche ore prima dell’arrivo di Ban,  sono stati compiuti attacchi da parte di gruppi eversivi che hanno provocato almeno due morti e una decina di feriti in due mercati della capitale. 








All the contents on this site are copyrighted ©.