Nella gamma infinita delle case e delle fondazioni cristiane disseminate nel tessuto dei quartieri di Gerusalemme, la Maison d'Abraham occupa un posto particolare: accoglie pellegrini e visitatori di ogni appartenenza religiosa di passaggio nella Città Santa, con un'attenzione particolare per i più poveri, secondo le indicazioni ricevute da Papa Montini al momento della sua fondazione.
La Casa fondata per essere la grande centrale cattolica della carità
La Maison d'Abraham - riferisce l'agenzia Fides - fu fondata nel 1964, su richiesta
di Papa Paolo VI, da padre Jean Rodhain, il noto sacerdote francese presidente del
Sacours Catholique, l'organizzazione nata dopo la Seconda Guerra mondiale con l'idea
di farne la “grande centrale cattolica della carità”. La nuova istituzione trovò la
sua sede in un vecchio monastero benedettino nel quartiere di Ras al Amud, nella parte
araba di Gerusalemme.
La Casa è stata completamente rinnovata nella gestione
Nell'ultimo anno – riferiscono i media ufficiali del patriarcato Latino di Gerusalemme
- l'istituzione è stata rilanciata attraverso un radicale rinnovamento dell'equipe
a cui è affidata la gestione: nuova direttrice (Cecile Roy, sposata con quattro figli),
nuovo cappellano e nuove religiose della comunità delle suore domenicane di Tours,
che animano la Casa insieme a impiegati locali e a volontari in gran parte francofoni.
Il nuovo cappellano è Jean-Claude Sauzet, un sacerdote fidei donum della diocesi francese
di Saint Denis.
Missione della Maison: facilitare la comprensione della Terra Santa
La missione della Maison è anche quella di facilitare per i propri ospiti la comprensione
della situazione attuale di Palestina e Israele alla luce della pastorale sociale
della Chiesa, facendo intervenire figure del luogo. Padre Suazet dedicherà tempo e
energie anche al lavoro di assistenza nelle carceri di Israele.
Maison d'Abraham: luogo di pace nel quartiere musulmano di Ras al-Amud
“La Maison d’Abraham” - si legge nel rapporto diffuso dai media ufficiali del Patriarcato
latino di Gerusalemme “è un luogo di pace in mezzo al difficile quartiere di Ras al-Amud,
a pochi metri da una colonia sulla quale sventola la bandiera israeliana. La Casa
offre un forte contributo di presenza organizzando regolarmente feste coi residenti
nel quartiere, soprattutto in occasione delle grandi feste musulmane”. La Casa – spiega
padre Suizet - “vive con Ras al-Amud: subiamo le medesime chiusure dell’acqua, le
stesse interruzioni della corrente elettrica, i residenti lo sanno – e così è un luogo
di accoglienza radicato nel quartiere”.
Missione della Casa: accogliere i poveri che vogliono venire a Gerusalemme
Fanno parte delle attività della Maison i cosidetti Viaggi della Speranza del Secours
Catholique, aperti a tutti, che propongono visite nei luoghi della Terra Santa, tempi
di condivisione coi residenti e incontri con le comunità. La Maison d’Abraham ospita
anche corsi di formazione per persone impegnate presso il Secours catholique e la
rete delle Caritas. Ma per Cecile Roy, la nuova direttrice della Maison, la missione
prioritaria, in piena fedelta alle origini della casa, rimane quella di offrire ai
più poveri “la possibilità di venire a Gerusalemme. Poiché la Maison d’Abraham è un
tesoro affidato soprattutto ai più poveri”. (G.V.)
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