2016-02-22 14:00:00

India. Chiesa Maharashtra contro il fenomeno suicidi fra contadini


La diocesi di Amravati, nello Stato indiano del Maharashtra, è in prima linea contro i mali originati dalla povertà e dalle difficoltà quotidiane che provocano nel territorio un vero e proprio “genocidio” tra i contadini.

La solidarietà della Chiesa con i contadini in difficoltà
“La diocesi — ha spiegato il vescovo Elias Joseph Gonsalves — presenta uno dei più elevati tassi di suicidio tra i contadini in tutta l’India. Gli agricoltori sono colpiti da carestie, siccità e indigenza. Negli ultimi otto anni, a causa di ripetuti cattivi raccolti, molti di loro hanno deciso di togliersi la vita. È per questo che la Chiesa porta avanti un progetto volto a risollevare tale angoscia”. Per far fronte a questa drammatica situazione, mons. Gonsalves ha lanciato un appello a tutti i fedeli affinché continuino quella “lunga tradizione di generosità” che li ha sempre contraddistinti.

11mila vittime di calamità naturali aiutate dalla diocesi negli ultimi otto anni
La diocesi di Amravati — riferisce l'agenzia AsiaNews — ha creato un’agenzia, la “Jeevan Vikas Sansthan and Manav Shakti Sanstha”, che si occupa di alleviare le sofferenze dei contadini cercando di prevenirne i gesti estremi. “Nel 2011 — ha ricordato il vescovo — i numeri ufficiali parlavano di 4.427 agricoltori sommersi dai debiti che si sono tolti la vita nell’arco di dieci anni. Ma gli attivisti sostengono che la realtà sia ben peggiore e che il numero dei suicidi sia addirittura il triplo”. Negli ultimi otto anni, l’opera della Chiesa ha soccorso undicimila vittime di calamità naturali, oltre tremila contadini indebitati e più di millecinquecento malati di aids.  Tutto questo nonostante il numero dei cattolici sia esiguo; nel territorio infatti risiedono solo settemila fedeli, su una popolazione di undici milioni di abitanti. I cattolici rappresentano appena lo 0,01% degli abitanti.

Mostrare in modo tangibile la misericordia
​Ricordando il Giubileo della misericordia indetto da Papa Francesco, mons. Gonsalves ha invitato tutti a “riscoprire la ricchezza contenuta nelle opere di misericordia spirituali e corporali. È bene — ha concluso il presule — che coloro che sperimentano Dio, ricco di misericordia e compassione, mostrino in modo tangibile questa misericordia a quelli che sono vittime delle “strutture del peccato” che impediscono alle persone svantaggiate l’accesso alle risorse, donate in modo così generoso dal Creatore”. (L.Z.)








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