2016-02-17 17:52:00

Papa Francesco in Messico, bisogna compromettersi nel bene


Il Papa ai giovani messicani ha chiesto di "non lasciarsi prendere in giro" e diventare "merce per le tasche di altri". Goretti Margarita Flores-Martin è una giovane donna di Guadalajara, all'attivo una Licenza in Sacra Scrittura allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Vive a Roma per studiare Diritto Canonico alla Pontificia Università Antonianum e da qui segue con commozione il Viaggio Apostolico del Pontefice: "E' bellissimo quello che sta portando il Papa nella mia terra. Ci sta dicendo che non ci possiamo lasciare ingannare e purtroppo là la gente ha bisogno di risvegliare la propria coscienza. Il Santo Padre ci sta mostrando cosa è la misericordia: una potenza sovversiva. Essa è capace di alterare l'ordine stabilito. Bello sapere che la forza della misericordia scuote tutti coloro che si sono accomodati sulle strutture di peccato personali e sociali, che si accontentano, che si rassegnano in questi fallimenti. La misericordia - ci insegna il Papa - è attiva, ci chiama a trasformare le ingiustizie".

 

"Sono stata testimone di aiuti concreti dati ai migranti poverissimi che prendevano treni di fortuna per passare la frontiera e recarsi negli Stati Uniti", racconta Margarita. "Dai gesti di soccorso da parte degli abitanti del piccolo villaggio di Guadalupe che, vedendo questi giovani e meno giovani, lanciavano viveri e tutto ciò che avevano per non farli morire di fame, è nata una ong che da anni offre accoglienza, beni di prima necessità, cure ai migranti. Sono tantissime le piccole e grandi associazioni, per lo più nate nell'ambito ecclesiale, che si adoperano per assicurare aiuto alle persone più deboli ma se ne parla poco. Se il Messico non potesse contare su queste realtà - conclude - i diritti umani sarebbero davvero a zero in quel Paese". 








All the contents on this site are copyrighted ©.