2016-02-16 15:56:00

Papa in Messico, saveriano: momento privilegiato per Paese


"Allegria mista a malinconia per le forme di esclusione di cui sono tutt'ora vittima. Una liturgia colorata ma più mesta nei toni. Un'accoglienza calorosa ma con più compostezza". Così Alessandro Guarasci, inviato della Radio Vaticana a Città del Messico, commenta la tappa del Viaggio Apostolico di Papa Francesco nella regione del Chiapas. "Da questo viaggio scaturirà un forte stimolo per la Chiesa messicana a fare di più - aggiunge, ricordando le dichiarazioni del direttore della Caritas nella capitale del Paese a proposito dell'impegno ecclesiale locale che, se da una parte riesce abbastanza a fare rete per far uscire tante persone dal traffico di droga e violenza, dall'altra i risultati, buoni, sono resi poco visibili". 

Anche padre Javier Peguèro Perez - messicano, da tre anni a Roma, Consigliere della Direzione Generale dei Missionari Saveriani - insiste sull'invito del Papa "affinché la Chiesa messicana si dia da fare e riesca ad organizzarsi meglio. Ha fatto un processo di crescita ma bisogna andare oltre. Il Papa ha sottolineato moltissimo l’unità dei vescovi - ricorda - e sta chiedendo un maggior coinvolgimento di sacerdoti e laici in modo che i vari problemi sociali siano superati. La violenza divampa a tutti i livelli e questo scoraggia le persone. Ai giovani chiede un maggiore slancio. Essi lo attendono in maniera forte. Penso che le sue parole saranno capaci di aprire la speranza e che il suo messaggio riuscirà ad incidere nella loro vita. La presenza del Papa è un momento privilegiato e di grazia - conclude - soprattutto considerando l’Anno della Misericordia che certamente darà un rinnovamento generale". 








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