2016-02-15 14:30:00

Vescovi africani rilanciano lotta a povertà e disuguaglianze


Lotta alla povertà ed alle disuguaglianze, accompagnata dalla promozione della giustizia sociale: questo l’impegno congiunto preso dall’Amecea (Associazione delle Conferenze episcopale dell’Africa Orientale) e dalle Caritas regionali, al termine di un incontro svoltosi a Nairobi, in Kenya, dal 6 all’8 febbraio scorsi. Alla riunione hanno preso parte i direttori nazionali della Caritas ed i segretari generali delle Commissioni episcopali Giustizia e pace.

Giustizia sociale e pace interiore sono inseparabili
Nel comunicato finale diffuso al temine dei lavori, Amecea e Caritas si richiamano alle direttive di Papa Francesco che, nel suo Pontificato, ha più volte esortato le organizzazioni cattoliche a “darsi la mano per creare una maggiore sinergia, con l’obiettivo di servire il popolo di Dio nel modo migliore”. Il tutto tenendo sempre presente lo spirito di San Francesco di Assisi nel quale “si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore”. (LS n.10)

Forte denuncia della tratta di esseri umani
Di qui, l’impegno dei due organismi africani a rafforzare la collaborazione reciproca anche attraverso un maggiore scambio di informazioni e di esperienze e ulteriori partenariati con altre strutture della Chiesa cattolica impegnate nel settore sociale. Al centro della nota, poi, il dramma della tratta delle persone e della migrazione: in quest’ambito, Amecea e Caritas si impegnano ad affrontare “le cause profonde e i bisogni delle persone che sono colpite” da grave fenomeno che Papa Francesco ha definito “crimine di lesa umanità”. In quest’ottica, viene quindi lanciato un appello affinché le vittime del traffico di esseri umani vengano trattate con dignità; al contempo, si invitano i migranti a riconoscere le leggi dei Paesi di accoglienza.

La nota dolente dello sfruttamento minerario da parte di industrie straniere
La nota episcopale, poi, affronta la complessa questione dello sfruttamento delle industrie estrattive africane da parte di società minerarie straniere, sottolineando come le popolazioni dell’Africa non ricavino alcun beneficio da tali attività. Per questo, Amecea e Caritas si dicono determinate a denunciare, a voce alta, “gli effetti negativi” provocati dall’attività estrattiva e l’ingiustizia economica subita dagli africani. I partecipanti all’incontro, inoltre, ribadiscono l’impegno per il bene comune di tutti, nessuno escluso, e affermano la necessità di concentrare gli sforzi su una formazione degli africani che guardi alla Dottrina sociale della Chiesa.

Particolare attenzione ai giovani
​“Riconosciamo – si legge ancora nel testo – la ricomparsa di situazioni di urgenza nella nostra regione” e per questo si afferma la volontà congiunta di istituire fondi di solidarietà destinati a rispondere, in modo efficace, alle emergenze più gravi che si presentano nella regione. Il comunicato si conclude con un richiamo alla promozione della giustizia sociale “con particolare attenzione alla questioni economiche che interessano i giovani”. (I.P.)








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