2016-02-10 08:20:00

Foibe: il ricordo degli italiani vittime dei comunisti titini


Oggi 10 febbraio in tutta Italia si celebra la Giornata del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe. In mattinata cerimonia a Palazzo Madama con i presidenti di Senato e Camera, Grasso e Boldrini. Il servizio di Giampiero Guadagni:

Il 10 febbraio 1947  entrò in vigore il trattato di pace con cui le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste, passarono alla Jugoslavia. E proprio  il 10 febbraio è stata scelta come data simbolo per ricordare gli almeno 5 mila italiani gettai vivi nelle cavità carsiche chiamate foibe in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia in particolare tra il 1943 e il 1945, per arrivare fino al "47. Le stragi seguirono l'armistizio dell'8 settembre quando si scatenò l'offensiva dei partigiani comunisti di Tito contro nazisti e fascisti. Ma furono colpiti indiscriminatamente tutti gli italiani. Il Giorno del ricordo non è dedicato solo alle vittime delle foibe, ma anche alla grande tragedia dei 350 mila profughi giuliani. Per mezzo secolo queste vicende sono state coperte da una coltre di silenzio. Poi è stato il capo dello Stato Napolitano, a firmare la legge con cui nel 2004 il Parlamento istituiva una giornata commemorativa per le vittime dei titini, allo stesso modo delle celebrazioni per l'Olocausto degli ebrei.








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