I rappresentanti cristiani invitati a partecipare alla “Conferenza sulla salvaguardia della pacifica coesistenza”, tenutasi domenica scorsa presso il Parlamento iracheno, hanno deciso di disertare la manifestazione, per rimarcare la propria distanza da occasioni in cui i richiami alla convivenza e alla concordia tra diverse identità etnico-religiose si trasformano in mere formule retoriche, senza che vengano minimamente intaccate le discriminazioni sofferte dai gruppi minoritari.
Patriarca Sako: siamo stanchi di inutili parole
Oltre alle comunità cristiane – riferisce l’agenzia Fides - hanno boicottato la Conferenza
anche altre minoranze religiose, come gli yazidi e i mandei. “A cosa serve specializzarsi
nel partecipare a incontri come questo e ripetere le formule che danno il titolo alle
conferenze, se poi non si vedono iniziative e cambiamenti sul piano concreto?” ha
dichiarato ai media locali il Patriarca caldeo Louis Raphael I Sako. La Conferenza
era organizzata con il patrocinio della Presidenza del Parlamento e del Consiglio
sunnita per le dotazioni religiose (Waqf), e ha visto la partecipazione di politici,
rappresentanti diplomatici e ministri del governo iracheno.
Il Patriarca caldeo aveva denunciato discriminazioni contro la minoranza
cristiana
Nei giorni scorsi, il Patriarca caldeo aveva rivolto un accorato appello alle autorità
governative e ai leader politici e religiosi per richiamare l'attenzione sulle perduranti
discriminazioni giuridiche e le prepotenze di carattere settario subite dai cristiani.
“Noi” scriveva il Patriarca nell'appello, pervenuto alla Fides, “ci siamo incontrati
con gli ufficiali del governo, e abbiamo visitato alcune delle autorità religiose
islamiche per parlare di ciò che abbiamo in comune, riguardo alle nostre fedi e alla
vita che condividiamo in questa terra. Durante questi incontri, noi abbiamo assicurato
di essere leali all'Iraq, che è la nostra Patria, e di non cercare vendette ma piuttosto
di voler vivere in pace con tutti gli iracheni. Purtroppo, nessuna delle loro promesse
è diventata realtà”. (G.V.)
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