2016-02-06 10:24:00

Costa d’Avorio. Vescovi: famiglia, luogo di educazione alla pace


“La famiglia, luogo di educazione alla vita ed alla pace”: si intitola così il messaggio che la Conferenza episcopale della Costa d’Avorio ha diffuso al temine della sua 102.ma Assemblea plenaria, svoltasi a Daloa dal 18 al 24 gennaio. Nel testo, che i presuli definiscono “un messaggio di speranza”, si ricorda che “la famiglia costituisce l’elemento fondante di tutta la comunità umana” nella quale si realizzano “i processi di  socializzazione e di formazione integrale della persona”. “L’importanza della famiglia è ben riconosciuta nella nostra tradizione africana”, sottolineano i vescovi, ma non mancano le difficoltà soprattutto “di ordine culturale, relazionale, professionale e morale”.

Le difficoltà culturali, sociali ed economiche che minacciano le famiglie
E qui i presuli ricordano la poligamia, i matrimoni forzati, i sacrifici rituali, i conflitti familiari, ma anche la povertà, la disoccupazione, la mancanza di alloggi. Tutti fattori che – spiega la Chiesa della Costa d’Avorio – portano alla disgregazione della famiglia. Non solo: anche lo sviluppo delle nuove tecnologie “frena la convivialità e i rapporti interpersonali, generando solitudini ed isolamento”, mentre le esigenze lavorative creano problemi all’organizzazione familiare e all’educazione dei figli. Altre difficoltà riguardano le liti ereditarie e “la corsa sfrenata al denaro”, favorita anche da “una mentalità materialista della classe possidente”. Da qui, derivano conseguenze drammatiche, notano i vescovi, come la prostituzione, la criminalità su web, l’esodo rurale, la vendita illecita di terreni, la tossicodipendenza, l’alcolismo, le violenze, le gravidanze precoci.

Famiglia, scuola di virtù dal valore inestimabile
Per questo, i vescovi esortano a guardare alla famiglia secondo il piano di Dio, nel quale “la realtà familiare inizia con la creazione dell’uomo e della donna ad immagine del Signore”. “Prima scuola di virtù sociali dal valore inestimabile”, dunque, la famiglia va promossa in quanto istituzione che “educa alla vita, alla pace, all’amore, al rispetto dell’altro e di Dio, al perdono, alla misericordia, alla generosità, alla cura del lavoro, alla non violenza, alla compostezza nei costumi”. In quest’ottica, l’auspicio della Chiesa in Costa d’Avorio è che i responsabili della vita pubblica sappiano “garantire e favorire l’identità autentica della famiglia, lottando contro tutto ciò che la ferisce e la sfigura”.

Tutelare la vita dal concepimento e fino alla morte naturale
Essenziale, allora, sarà “la tutela della vita dal concepimento e fino alla morte naturale, così come il diritto all’educazione dei figli”, accompagnata dalla “lotta contro l’immoralità e tutte le ideologie che tendono a distruggere la famiglia”, nascoste “sotto la coperta di aiuto allo sviluppo, modernità, democrazia”. Anche i mass media vengono chiamati in causa: a essi, i vescovi chiedono di “diffondere i valori autentici della dignità della persona”, contribuendo così “alla formazione della coscienza individuale e collettiva verso il bene”.

Promuovere Pastorale familiare dinamica
I presuli, poi, non dimenticano i giovani e li esortano a “costruire famiglie solide, grazie all’acquisizione di veri valori umani, sociali e religiosi”, mentre ai sacerdoti e a tutti i membri della Chiesa viene ricordato che “hanno una responsabilità diretta verso l’istituzione familiare” e che per questo devono “promuovere un’apposita pastorale che sia dinamica e capace di accompagnare adeguatamente le famiglie”, assicurando “una formazione integrale” a tutti i loro componenti. Infine, rivolgendosi alle famiglie cristiane, i vescovi della Costa d’Avorio le incoraggiano a “rispondere efficacemente alla loro vocazione e missione al servizio dell’amore, della vita e della pace”, in quanto “Chiese-domestiche”. (I.P.)








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