2016-02-04 08:07:00

Egitto: difficile pace nel Sinai. Trovato morto Giulio Regeni


In Egitto il presidente Al Sisi prova con difficoltà a mantenere la stabilità soprattutto nella zona del Sinai, dove continuano a colpire i jihadisti. Mentre un tribunale d'appello riprende in esame il caso di condanna a morte di 149 attivisti filo-islamici, due terroristi  sono stati uccisi   al Cairo. Intanto proseguono le indagini sulla morte del ragazzo italiano, Giulio Regeni, nella capitale egiziana. Il servizio di Paola Simonetti:

Il controllo sembra sfuggire di mano al presidente egiziano al Sisi, che a fatica cerca di mantenere una stabilità che nel Paese, è sempre più fragile. Se fino a pochi mesi fa la sola zona del Sinai del nord era considerata terreno di attacchi terroristici, ora l'avanza jihadista prende piede anche più all'interno del paese. Due terroristi considerati molto pericolosi sono stati infatti uccisi in uno scontro a fuoco nel sud del Cairo. Ma intanto, un tribunale d'appello locale ha preso la decisione di ribaltare la condanna a morte di 149 attivisti filo-islamici, accusati di aver ucciso 13 poliziotti in un attacco al loro commissariato vicino al Cairo, durante le proteste dell'agosto del 2013: i giudici hanno chiesto un nuovo esame del caso. Una instabilità quella del Paese e della Capitale, nella morsa della quale è finito anche il ragazzo italiano, Giulio Regeni, studente friulano, scomparso alla fine di gennaio e trovato morto in un fosso alla periferia del Cairo e sul decesso del quale proseguono le indagini. Ancora incerta la causa e il movente della morte, anche se sul suo corpo sembra siano stati trovati "segni di tortura" e diverse ferite.

 








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