2016-02-01 07:59:00

Siria: l'Is uccide a Damasco, mentre a Ginevra si tratta


Lo Stato Islamico colpisce in Siria. Oltre 70 le persone uccise in un mausoleo sciita nei pressi di Damasco,  da tre attacchi suicidi ravvicinati. Tra le vittime circa la metà sono civili, mentre gli altri sono miliziani appartenenti al gruppo sciita di Hezbollah. Un centinaio i feriti, in un attacco che, afferma il rappresentante della politica estera europea Federica Mogherini, mira “a colpire gli intenti di iniziare un processo politico” nei colloqui in corso a Ginevra. Il servizio di Michele Raviart:

Il triplo attacco dello Stato islamico al mausoleo sciita di Sayyida Zeinab, 17 km a sud di Damasco arriva mentre a Ginevra entrano nel vivo i colloqui per trovare una via d’uscita alla guerra siriana, che dura da più di 5 anni. Discussioni formali, ma separate tra chi sostiene il governo di Assad e le opposizioni, che dopo giorni di trattative hanno nominato il leader salafita Mohammed Alloush come capo delegazione, sostenuto da Arabia Saudita e Turchia. Sebbene il mediatore, l’inviato delle Nazioni Unite Staffan De Mistura si sia dichiarato ottimista e determinato nel seguire la via dei negoziati, le parti continuano ad accusarsi a vicenda. Per il governo la delegazione dell’opposizione non è “né seria né credibile” e Damasco non accetterà nessuna precondizione per l’apertura dei negoziati. L’altra parte accusa invece Assad di uccidere il suo popolo e chiede lo stop dei bombardamenti sui civili e la liberazione dei prigionieri.  Intanto nel Paese continua l’esodo dei cittadini siriani. Sono in 20 mila ammassati al confine con la Giordania, in pieno deserto e in attesa di un permesso per entrare in un Paese che ospita già oltre un milione di siriani su una popolazione di oltre nove milioni.








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