2016-01-30 07:00:00

Spoglie Padre Pio e San Mandić a Roma, attesa per missionari misericordia


L’invio dei Missionari della Misericordia e la traslazione temporanea a Roma delle spoglie di San Pio da Pietrelcina e di San Leopoldo Mandić sono stati al centro della conferenza alla Sala Stampa vaticana per fare il punto sulle prossime iniziative del Giubileo. Ad illustrare questi due eventi il presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione mons. Rino Fisichella. Il presule ha inoltre reso noto che finora hanno preso parte agli eventi giubilari circa 1,4 milioni di persone, il 40 per cento proveniente dall’estero. Questa mattina, la prima udienza generale del sabato per il Giubileo. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Due eventi particolari, occasione per vivere con intensità il significato più profondo del Giubileo della Misericordia, voluto da Papa Francesco. E’ quanto sottolineato da mons. Fisichella nell’illustrare l’invio dei Missionari della Misericordia e la traslazione a Roma delle spoglie di padre Pio e San Leopoldo Mandić.

Padre Pio e Leopoldo Mandić, Santi del perdono e della misericordia
Il presule ha ricordato la particolare devozione del Pontefice per il cappuccino di origine croata che, proprio come Padre Pio da Pietrelcina, passava la maggior parte della giornata nel Confessionale dove migliaia di persone trovavano nel rapporto con lui “la testimonianza privilegiata del perdono e della misericordia”. Mons. Fisichella:

“Alcuni suoi confratelli dicevano che era ignorante e di manica troppo larga, che assolveva tutti senza discernimento. La sua risposta semplice e umile lasciava però senza parole: 'Se il Crocefisso mi avesse a rimproverare della manica larga, gli risponderei: questo cattivo esempio, Signore, me lo avete dato voi. Io non sono ancora giunto alla follia di morire per le anime'”.

Dal 5 all’11 febbraio le reliquie dei Santi nella Basilica petrina
Mons. Fisichella ha dunque illustrato il programma della traslazione delle reliquie dei due Santi – in urne visibili – che arriveranno a Roma il 3 febbraio e saranno collocate nella Chiesa di San Lorenzo fuori le Mura. Quindi il 5 febbraio, dopo una processione in via della Conciliazione dove sono attese migliaia di fedeli, saranno collocate nella navata centrale della Basilica di San Pietro e potranno essere venerate fino alla mattina dell’11:

“E’ una primizia il fatto che due poveri frati, che non si sono mai mossi dai loro rispettivi Paesi in vita, abbiano poi a venire in maniera così solenne a Roma. Credo che sia veramente un evento straordinario”.

Quindi, ha reso noto che gruppi di preghiera di Padre Pio saranno ricevuti in un’udienza straordinaria del Papa il 6 febbraio.

Francesco darà mandato a 1071 missionari della misericordia
Il presidente del dicastero per la Nuova Evangelizzazione si è dunque soffermato sul mandato ai Missionari della Misericordia da parte di Papa Francesco che avverrà durante la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, il prossimo 10 febbraio. Si tratta di 1071 missionari, provenienti da Paesi di tutto il mondo, ai quali il Papa ha dato l’autorità di perdonare anche i peccati riservati alla Sede Apostolica. A Roma saranno presenti 700 di questi missionari che il Papa incontrerà il 9 febbraio per esprimere “quanto ha in cuore questa iniziativa che è certamente uno dei momenti più suggestivi e significativi del Giubileo della Misericordia”:

“I Missionari della misericordia, quindi, sono soltanto alcuni sacerdoti che ricevono l’incarico del Papa di essere testimoni privilegiati nelle loro singole Chiese della straordinarietà dell’evento giubilare. E’ solo il Papa che nomina questi Missionari, non i vescovi, e a loro affida il mandato di annunciare la bellezza della misericordia di Dio, ed essere confessori umili e sapienti, capaci di grande perdono per quanti si accostano alla Confessione”.

Il 22 febbraio il Giubileo della Curia con la Messa del Papa
Mons. Fisichella ha inoltre reso noto che il 22 febbraio si terrà il Giubileo della Curia: la celebrazione prevede una riflessione in Aula Paolo VI tenuta dal padre gesuita Marko Ivan Rupnik a cui seguirà una processione in Piazza San Pietro con il passaggio della Porta Santa e la celebrazione della Messa presieduta dal Pontefice. Il presule ha anche ricordato due segni che Francesco ha fatto come testimonianza concreta della misericordia: l’apertura della Porta Santa della carità all’Ostello Don Di Liegro e la visita agli anziani e ai malati in stato vegetativo lo scorso venerdì a Torre Spaccata, periferia di Roma:

“Questi segni hanno un valore simbolico dinanzi ai tanti bisogni che la società oggi presenta; intendono comunque provocare tutti a verificare le tante situazioni di disagio presenti nelle nostre città per offrire una piccola risposta di attenzione e di aiuto”.








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