"Cura Brochero ha lavorato per noi, per il nostro progresso umano" ha detto ieri mons. Santiago Olivera, vescovo della diocesi argentina di Cruz del Eje, commentando la notizia della prossima canonizzazione del sacerdote gaucho. Venerdì 22 gennaio infatti, Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a pubblicare il decreto di approvazione del secondo miracolo attribuito a Brochero, riguardante il caso di una bambina di 9 anni uscita dal coma dopo 45 giorni.
Cura Brochero sarà il primo santo nato e morto in Argentina
Mons. Olivera ha ricordato che José Gabriel del Rosario Brochero "è stato un sacerdote
vicino al suo popolo", sottolineando il "momento di gioia" che vivono a Cordoba, terra
dove è vissuto e ha lavorato, alla notizia della sua canonizzazione che lo farà diventare
il primo santo nato e morto in Argentina. "Brochero è stato un sacerdote gaucho, era
molto vicino al suo popolo ed è andato con il suo mulo di località in località, lavorando
perché ci fosse il lavoro, le scuole e la dignità" ha detto mons. Olivera, che è il
vice postulatore della Causa di canonizzazione.
Brochero beatificato nel 2012
Il sacerdote, "cura", Brochero (1840-1914) è stato beatificato da Benedetto XVI alla
fine del 2012, anche se la sua causa di canonizzazione era già stata autorizzata nel
1967. Il primo santo nato in Argentina è San Hector Valdivielso Saez, conosciuto anche
come San Benito de Jesus (1910-1934), ma all'età di quattro anni venne portato dai
suoi genitori in Spagna, dove è morto durante la rivoluzione delle Asturie, prima
della guerra civile spagnola.(C.E.)
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