2016-01-24 13:31:00

Siria. Raid russi su Deir Ez Zour, almeno 47 morti


Sono almeno 47 le vittime dei bombardamenti russi di queste ore sulla città siriana di Deir Ez Zour, nel nord, teatro di un’offensiva del cosiddetto Stato islamico. Intanto, Damasco strappa ai ribelli il controllo di Rabia, nella provincia costiera di Latakia. Incerta la data di domani come inizio dei colloqui intra-siriani mediati dall’Onu a Ginevra. Il servizio di Roberta Barbi:

Dura dal marzo scorso l’assedio dello Stato islamico alla città di Deir Ez Zour, nel nord della Siria, controllata dal governo, sulla quale si sono concentrati i raid aerei russi di questi ultimi giorni che hanno causato diversi morti, tra cui donne e bambini, e decine di feriti, molti gravi. Sale così a 90 il bilancio provvisorio dei morti da venerdì scorso in tutta la provincia, secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani. Intanto, sempre sul terreno, Damasco ha riconquistato ai ribelli Rabia, nella provincia costiera di Latakia, storica roccaforte alawita del governo di Assad.

Colloquio Lavrov-Kerry
Sul fronte diplomatico, il ministro degli Esteri russo, Lavrov, e il segretario di Stato americano, Kerry, hanno avuto un colloquio telefonico sulla situazione in Siria, in cui entrambi avrebbero ribadito il proprio appoggio all’inviato speciale dell’Onu Staffan de Mistura, che domani incontrerà la stampa e renderà nota la data d’inizio dei nuovi colloqui intra-siriani che si svolgeranno a Ginevra sotto l’egida delle Nazioni Unite. In questo contesto, tuttavia, hanno creato scalpore le dichiarazioni di ieri del vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, citato da al Arabiya, secondo cui gli Usa non escluderebbero “una soluzione militare” al conflitto siriano, in particolare per combattere lo Stato islamico.  








All the contents on this site are copyrighted ©.