2016-01-24 09:24:00

Il vescovo di Basilea, mons. Gmür, offre alloggio ai rifugiati


“I rifugiati hanno bisogno: è inverno, fa freddo e noi offriamo loro un tetto”: così mons. Felix Gmür, vescovo di Basilea, in Svizzera, spiega la decisione di ospitare una dozzina di profughi, inclusi donne e bambini eritrei e siriani, in alcuni locali messi a disposizione dalla diocesi. In un’intervista all’agenzia Apic, il presule sottolinea che “una comunità ecclesiale può e deve, se ha effettivamente alloggi liberi, metterli a disposizione dei richiedenti asilo i quali, a loro volta, dovrebbero poter corrispondere all’ambiente cristiano di una parrocchia”.

Occorrono soluzioni rapide per i richiedenti asilo
Il vescovo di Basilea distingue, poi, i compiti dello Stato da quelli della Chiesa: al primo, dice, spettano le decisioni politiche sui richiedenti asilo, per i quali il presule auspica comunque “soluzioni rapide”. Alla Chiesa spetta, invece, “accogliere ed accompagnare queste persone, spesso traumatizzate”. Tale missione viene svolta grazie all’aiuto “dei volontari e dei servizi sociali che coordinano le operazioni”.

Comunità ecclesiale aiuti i bisognosi in base alle possibilità di ciascuno
“Ripeto ancora una volta – ribadisce mons. Gmür – che sono fondamentalmente favorevole al fatto che la comunità ecclesiale si impegni in favore dei richiedenti asilo, in base alle sue possibilità ed alle sue risorse”. Infine, il vescovo elvetico ricorda che la Chiesa locale presta il suo operato anche nei confronti dei poveri e degli indigenti, attraverso gli appositi organismi caritativi. (I.P.)








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