2016-01-23 13:39:00

Cortei arcobaleno. L'AiBi: ma ci sono milioni di coppie senza figli


Unioni Civili. Oggi è la giornata dei cortei e dei flashmob organizzati in diverse città dalle cosiddette famiglie arcobaleno e dai sostenitori del ddl Cirinnà che da martedì 26 gennaio sarà in aula al Senato. Nel frattempo, crescono le adesioni al Family Day convocato il 30 gennaio a Roma. Tra queste c’è quella dell’Aibi, l'Associazione Amici dei Bambini che denuncia: “la politica sembra preoccuparsi del presunto diritto di poche persone ad avere un figlio a tutti costi, piuttosto che di quello di milioni di bambini abbandonati che potrebbero essere accolti in tante famiglie desiderose di adottarli. Al microfono di Paolo Ondarza il presidente Aibi Marco Griffini:

R. – Noi siamo una Associazione di movimento di genitori adottivi affidatari, quindi aderiamo al Family Day perché in questa occasione riteniamo che bisogna porre l’accento non tanto sull’adozione di poche migliaia di persone, ma su un problema grosso che riguarda milioni di coppie, di coppie senza figli, e soprattutto milioni di bambini abbandonati. Se dobbiamo parlare di adozione, parliamo di adozione per quanto riguarda poi chi effettivamente ha diritto, che sono i bambini abbandonati. Bisogna capirlo! Perché quante sono poi queste situazioni da sistemare di queste coppie omosessuali con figli?

D. – Per queste persone, però, bisogna trovare una soluzione…

R. – Guardi, io ho qui i dati del censimento del 2011 che parla di 7.500 coppie omosessuali conviventi con 500 figli… Però mi pare che l’attuale legislazione dia la possibilità di sistemare delle situazioni pregresse: per esempio, il Tribunale di Roma ha realizzato 16 adozioni per quanto riguarda il figlio del partner convivente. Penso che l’esigenza del ddl Cirinnà non sia questa, ma sia quella di aprire il vaso di Pandora dell’adozione agli omosessuali. Se poi parliamo di omosessuali maschi, quindi evidentemente affrontiamo la pratica dell’utero in affitto sulla quale, penso tutti siano d’accordo, nel definirla come la “nuova tratta degli schiavi”. Vogliamo allora partecipare a questo Family Day per dire che se parliamo di adozione, parliamo di bambini abbandonati.

D. – Quindi mettersi sempre dal punto di vista dei bambini e dei loro diritti...

R. – Ogni volta che ci sono in ballo gli interessi degli adulti e i diritti dei bambini, chissà come mai prevalgono sempre gli interessi dei primi e non i diritti dei secondi!

D. – Quante volte, parlando di adozione vi sarete sentiti dire: “Con tanti bambini abbandonati in strutture anonime, non sarebbe meglio concedere l’adozione anche a coppie omosessuali?”.

R. – E’ uno dei tanti stereotipi, perché noi siamo in presenza – da quattro anni – di un crollo verticale di adozioni internazionali, nonostante vi siano ancora migliaia di famiglie che potrebbero adottarli. Dal 2015 sono state realizzate 2.100 adozione internazionali, con 1.800 famiglie; ma sono anche 3.000 le famiglie che nel 2015 hanno ottenuto l’idoneità: quindi ci sono ancora 1.200 famiglie che potrebbero adottare altrettanti bambini … Ma soprattutto il dato clamoroso è che sono 5 milioni e 300 mila le coppie sposate in Italia senza figli, che potrebbero essere – non dico certo tutte, ma gran parte di queste – una grandissima risorsa per i bambini abbandonati. Per cui non si vede proprio la necessità, in questo momento, di aprire l’adozione internazionale a coppie omosessuali. Si tratta, viceversa, di cominciare – dopo 4 anni – a investire nell’adozione internazionale, perché abbiamo una legge molto vecchia, che risale ormai al 2000; e soprattutto abbiamo – purtroppo! – un governo che ha abbandonato di fatto l’adozione internazionale. Anche per quanto riguarda l’adozione nazionale, perché ci sono 35 mila minori in Italia fuori famiglia e vengono realizzate solamente 1.000-1.200 adozioni nazionali e non perché mancano le famiglie… Qui addirittura abbiamo qualcosa come 9 mila famiglie che, ogni anno, chiedono di adottare un minore italiano. Qui le adozioni sono poche e sono poche perché in Italia manca – ed è l’unico Paese di buona parte del mondo! – una banca dati dei minori dichiarati adottabili. Allora il problema è un altro: il problema è che non si mette veramente l’interesse sul tema dei minori abbandonati, sul tema dei diritti dei minori abbandonati. Se, in questo momento, il governo Renzi dedicasse non dico un decimo, ma un centesimo dell’attenzione che sta dedicando al problema delle unioni di fatto e dell’adozione per gli omosessuali, noi veramente daremmo in Italia una famiglia a 35 mila minori abbandonati!








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