2016-01-21 14:32:00

Riforma Pa: licenziamento entro un mese per i "fannulloni"


Via libera del Consiglio dei ministri ai primi undici decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione. I decreti passeranno ora al vaglio del Parlamento. Tra le misure previste, il licenziamento per i dipendenti che falsificano la presenza in servizio e l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Sono molteplici le misure inserite nella riforma della pubblica amministrazione. Tra queste, sono previste sanzioni e licenziamenti per i cosiddetti “furbetti del cartellino”.

Licenziamento per i ‘furbetti del cartellino’
Il dipendente pubblico che falsifica la sua presenza in servizio e viene colto in flagrante, ad esempio strisciando il badge e poi uscendo dalla sede di lavoro, verrà punito entro 48 ore con la sospensione dall’incarico. Entro un mese dovrà invece chiudersi il procedimento per il licenziamento. Se l'illecito non verrà denunciato, il dirigente rischia pesanti sanzioni, fino al licenziamento.

Taglio delle società partecipate
Un'altra misura interessa le società partecipate. Tutte le amministrazioni pubbliche, ad iniziare dagli enti locali, dovranno fare una ricognizione delle loro partecipazioni societarie. Ed entro un anno dovranno eliminare quelle non strettamente necessarie, quelle che fatturano meno di un milione di euro o che hanno più amministratori che dipendenti.

Stretta per i manager e mobilità per i dipendenti
Il testo sulle partecipate rinvia a un decreto per fissare nuovi massimi nelle retribuzioni dei dirigenti, escludendo buone uscite e premi in presenza di performance negative. Regole più rigide anche per le nomine dei dirigenti delle Asl, con una riduzione del potere delle Regioni. Quanto ai dipendenti delle partecipate, se la scure dovesse comportare esuberi è prevista la stampella della mobilità.

Addio alla Forestale
La riforma della Pubblica amministrazione prevede inoltre che il Corpo forestale dello Stato verrà assorbito nell'Arma dei Carabinieri. Il passaggio riguarda funzioni e personale, ad eccezione delle competenze anti-incendio, da attribuire al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.

Riordino delle funzioni di polizia
Nel decreto sulla forestale è stata inserita anche la razionalizzazione delle funzioni di tutte le forze di polizia, con l'assegnazione a ciascuna di aree di specializzazione. Un articolo è riservato al numero unico per le emergenze, il 112.

Servizi pubblici, arrivano i distretti
Un altro decreto disciplina la fusione delle Spa locali che si occupano di servizi pubblici, dall'acqua ai rifiuti. Si prevede l'aggregazione, incentivata su base territoriale, con la creazione di distretti. L'obiettivo del governo è di passare da otto mila a mille società pubbliche.

Restyling della Conferenza dei servizi
Novità riguardano anche la burocrazia. Arriva il restyling della Conferenza dei servizi: le riunioni diventano telematiche, scatta il silenzio-assenso, massimo 60 giorni per le decisioni, e ci sarà un rappresentante unico per ogni livello di governo.

Cittadinanza digitale
Ulteriore impulso viene poi dato al processo di digitalizzazione. Ogni cittadino avrà il proprio domicilio digitale, ovvero un recapito elettronico. E' una delle principali novità del nuovo Codice dell'amministrazione digitale. Tra i punti salienti, il rafforzamento dei pagamenti elettronici (si potranno usare le prepagate telefoniche) e il lancio del Pin unico.

Trasparenza
Sarà in particolare Internet ad avere un ruolo cruciale nei processi di trasparenza della Pubblica amministrazione. Sarà liberalizzato il diritto di accesso agli archivi pubblici (il Freedom of information act), con il cittadino che avrà diritto a ricevere i dati richiesti senza obbligo di motivazione entro 30 giorni, altrimenti scattano sanzioni.

Tra le misure previste, figura dunque il licenziamento entro un mese per i cosiddetti “furbetti del cartellino”. I sindacati – ha detto il premier Matteo Renzi – hanno ricordato che su questo tema le norme già esistono. Ma la novità – ha spiegato il presidente del Consiglio – riguarda l’obbligatorietà, da parte del dirigente, di provvedere al licenziamento. Amedeo Lomonaco ha chiesto un commento a Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Funzione pubblica:

R. – Il presidente del Consiglio si accorge che ha dirigenti che non fanno il loro dovere per sorvegliare la presenza in ufficio e, quindi, ha voluto accelerare su norme che c’erano già e costringerli a sospenderli entro 48 ore. Poi, entro un mese, si completa il procedimento disciplinare. Speriamo che tra un anno – e lo verificheremo – questo non permetta più a nessuno di fare il furbo, ma soprattutto di capire se saranno tre casi da utilizzare come marchetta elettorale oppure se avremo introdotto un’altra idea di Pubblica amministrazione con un dirigente che aiuta a cambiare l’organizzazione del lavoro, l’innovazione e la motivazione. Sono gli elementi che servono.

D. – Un’altra misura tra quelle previste riguarda le società partecipate: tutte le amministrazioni pubbliche dovranno eliminare quelle non strettamente necessarie …

R. – Sì, anche questo è un provvedimento interessante. Bisogna dire che, negli anni, alcune amministrazioni non potendo procedere in alcuni ambiti in base alla normativa pubblica – cioè assumere persone in base alle nuove professioni e servizi da costruire per i cittadini, per le imprese – hanno creato delle partecipate. Ora il problema è vedere cosa fanno queste partecipate, quale è l’attività e cosa serve per la crescita del Paese. Dire che si arriverà ad una riduzione da ottomila a mille penso sia un po’ semplicistico. Però è giusto che l’intero settore pubblico decida cosa sia l’attività pubblica, quali servizi possano essere costruiti in maniera consortile tra comuni ed attività diverse. E’ giusto decida cosa devono fare gli enti locali per le famiglie, per le persone, per le comunità e per le imprese, quali sono le aziende che non servono, cosa può fare meglio il pubblico impiego assumendo, magari, alcune persone specializzate.

D. – Per quanto riguarda i manager, sono previsti nuovi massimi nelle retribuzioni dei dirigenti e poi regole più rigide per le nomine dei dirigenti delle Asl …

R. – Sì,  è importante che si crei un albo nazionale in cui i requisiti delle persone che hanno una responsabilità così ampia siano persone che li soddisfino pienamente. Però c’è un problema: alla fine, noi stiamo aggiungendo norme su norme. La domanda che si fa il cittadino e l’infermiere è questa: tutte queste cose che si stanno facendo, compresi i tagli fatti, servono a fare cure migliori, innovative e spendere meno? Mi pare che anche in questo caso la norma sia buona, però non aiuta a dire dove stiamo andando: se andiamo verso le persone e i loro bisogni oppure se dobbiamo solo ogni 15 giorni annunciare una nuova legge con il nome del ministro di turno.

Altre misure riguardano l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei carabinieri e il riordino delle forze di polizia. Amedeo Lomonaco ne ha parlato con Daniele Tissone, segretario generale del sindacato italiano dei lavoratori di Polizia, affiliato alla Cgil:

R. – Come organizzazione sindacale Silp-Cgil questo assorbimento del Corpo Forestale dello Stato lo commentiamo negativamente. Un Corpo che ha una esperienza centenaria, che andrà a transitare nel personale dell’Arma dei Carabinieri. Negativamente perché si sarebbe potuto mantenere quel Corpo tale e quale, potenziandolo perché ha una importanza strategica sul versante della tutela dell’ambiente; vedevamo anche più naturale un eventuale assorbimento in Polizia, anche per considerazioni legate - oltre che alle funzioni – al mantenimento dei diritti sindacali. Diritti sindacali che per noi -  Silp-Cgil  - dovrebbero essere resi pieni per tutti, mondo militare compreso.

D. – Per quanto riguarda le Forze di Polizia è prevista una razionalizzazione di tutte le funzioni, con l’assegnazione a ciascuna di aree di specializzazione. Anche dal punto di vista territoriale c’è una divisione delle competenze…

R. – Questa è una novità, che consiste nel fatto che queste competenze vengono deliberate per legge. Prima erano dei decreti interni, delle disposizioni e delle norme che erano disciplinate solo a carattere interno. Le disposizioni che prendono spunto dalla Legge Madia, assegnano alla Polizia di Stato i compiti che già naturalmente aveva. Oltre ad essere una Polizia generalistica, si occuperà – come sempre accade e già sta accadendo – di Polizia Stradale, sicurezza ferroviaria, frontiere e Polizia Postale delle Comunicazioni. L’Arma dei Carabinieri, assorbendo quelle che sono le funzioni anche della Forestale, oltre alle mansioni di sicurezza in materia di sanità, igiene, sofisticazioni alimentari, avrà anche i compiti di sicurezza in materia ambientale, forestale ed agroalimentare. Oltre la sicurezza in materia di lavoro, legislazione sociale, patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale che già aveva. Una novità è che il Corpo della Guardia di Finanza, con questo decreto, si occuperà in via esclusiva della sicurezza in mare e della sicurezza anche in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento. In sostanza, la novità è che per legge si disciplinano queste competenze. Dopo di che, c’è un altro aspetto che nel tempo andrà a razionalizzare la dislocazione delle Forze di Polizia: qui l’indicazione del decreto è quella – come già, peraltro, accade – che la dislocazione delle Forze di Polizia sul territorio privilegia l’impiego della Polizia di Stato nei capoluoghi dei comuni, mentre l’Arma dei Carabinieri è nel restante territorio, quindi nei piccoli comuni – come già avviene – attraverso le stazioni territoriali.

D. – Un articolo è poi riservato al numero unico per le emergenze, il 112…

R. – Si realizzerà, inoltre, il tanto annunciato varo del numero unico di emergenza europeo 112, che – come sappiamo - l’Unione Europea ce lo sta chiedendo da tempo. Si realizzerà entro due anni su tutto il territorio nazionale. Perché due anni? Perché ovviamente si tratta di individuare un solo numero e quindi tutte le centrali operative dovranno fare capo ad un solo centralino, ad un solo operatore, che poi provvederà a smistare alle rispettive Forze di Polizia il tipo di intervento che andrà poi messo in atto. Anche qua, speriamo e ci auguriamo che – anche alla luce delle esperienza negative avvenute in alcuni territori, che già avevano sperimentato una procedura tecnica di questo genere – lo si possa fare dando un servizio maggiore e migliore alla cittadinanza, con tempi più rapidi di risposta e, soprattutto, con tempi rapidi di intervento, quello che il cittadino ci chiede e quello che il cittadino ha bisogno di avere e di ottenere. 








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