2016-01-21 17:06:00

Misericordia, teologa: mostra volto femminile di Dio


Una radice femminile

"Un moto di compassione verso chi è in difficoltà, capace di mettere in atto azioni capaci di guarire le ferite, di liberare e di salvare. Uno stile di vita che tutti noi cristiani dovremmo assumere e che riguarda sia gli uomini che le donne. Ma un termine che ha una radice femminile, perché in ebraico rimanda al termine 'rachàm' che significa 'utero', e dunque all'intenso amore della madre verso il proprio figlio". Così Adriana Valerio, teologa e storica del cristianesimo, descrive la 'Misericordia' in un saggio che porta proprio questo titolo, appena pubblicato per Gabrielli Editori.

Utero, metafora di misericordia

"Nel mondo semita, infatti, - spiega - si ritiene che la compassione abbia le sua sede nella parte più profonda dell'uomo, nelle sue 'viscere' ". "Ma soprattutto - aggiunge la prof.ssa Valerio - nell'utero, perché questo è il luogo dell'accoglienza e della vita. Anche se una donna subisce violenza, infatti, l'utero continua a nutrire e a far crescere, perché il suo compito è quello di custodire e donare vita". "E' quindi una metafora molto efficace della compassione che dovremmo avere tutti verso l'umanità"."Potremmo perciò dire con una metafora - continua la teologa -  che il Dio che ci presenta Gesù di Nazaret è un Dio 'con l'utero', cioè un Dio misericordioso". 

Il volto materno di Dio

"La misericordia, dunque - spiega - ci mostra il volto materno di Dio". "Noi siamo troppo abituati ad avere immagini maschili di Dio. Un Dio che assume il volto severo di giudice, anche se sappiamo che non assume un'identità sessuale". "Trascuriamo così il fatto che di Dio si può parlare anche in termini femminili e che, anzi, queste immagini possono aiutarci ad avere di Lui un'immagine più vicina a noi e più corrispondente al linguaggio di Gesù". "Nelle tre 'parabole della misericordia', infatti, Gesù si riferisce al Padre in termini sia maschili che femminili, paragonandolo al pastore che cerca la pecorella smarrita, ma anche alla donna che cerca la moneta perduta, o al padre che accoglie il figliol prodigo con un atteggiamento molto materno. Un Padre dunque che assume in sé anche il carattere dell'accoglienza materna".      








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