2016-01-20 18:51:00

Pakistan, attacco università: talebani rivendicano poi smentiscono


E’ salito a 30, secondo fonti locali, il numero dei morti, tra vittime e terroristi, nell’attacco stamane all’Università Bacha Khan di Charsadda, nel nordovest del Pakistan. Ma non c’è ancora certezza sulla paternità della strage, rivendicata e poi smentita dai Talebani. La "più forte condanna possibile" del vile atto di terrorismo è giunto dalla Casa Bianca. Il servizio di Roberta Gisotti

26 le vittime e una sessantina i feriti tra studenti e personale dell’Università e 4 gli attentatori rimasti uccisi, dopo l’intervento delle Forze dell’Ordine, per fronteggiare l’attacco omicida che è stato prima rivendicato con una telefonata dal comandante Omar Mansoor del movimento Ttp, Tehrek e Taliban Pakistan , ma poi smentito via twitter dal portavoce ufficiale del  movimento, Muhammad Khurasani, che anzi ha condannato fermamente la strage di “studenti inermi”, un’azione “antislamica” - si legge nella nota - da cui si è personalmente dissociato via mail anche il massimo leader dei talebani pakistani Maulana Fazlullah, promettendo la punizione in base alla sharia di chi ha utilizzato il nome del movimento  Ttp. Da rilevare che il comandante Mansoor in passato ha rivendicato due attentati a Peshawar: in una scuola nel dicembre 2014, che causò 153 morti, e ad una moschea nel febbraio scorso, costato la vita a 19 persone. Difficile valutare gli equilibri di forza tra i Talebani, come evidenzia il prof. Alfonso Giordano, docente di geopolitica e flussi migratori all’Università Luiss di Roma, al microfono di Fausta Speranza

 








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