2016-01-18 14:16:00

Presentati i Congressi apostolici della Misericordia


Portare la testimonianza del cuore misericordioso di Gesù. E’ uno degli obiettivi dei Congressi apostolici della Misericordia, che si terranno a livello europeo a Roma, dal 31 marzo al 4 aprile prossimi, e mondiale nelle Filippine, dal 16 al 20 gennaio 2017. Sono stati presentati nella Sala Stampa della Santa Sede, dal cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna e presidente del Comitato dei Congressi della Misericordia, dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e coordinatore del Giubileo della Misericordia, e da padre Patrice Chocholski, segretario generale dei Congressi e rettore del Santuario francese di Ars. Il servizio di Giada Aquilino:

Un’idea nata “tra amici”, col cardinale polacco Dziwisz, il lituano Bačkis, il filippino Tagle, il francese Tauran, maturata dalla profonda devozione di San Giovanni Paolo II per la Divina Misericordia. Così il cardinale Christoph Schönborn ha spiegato la nascita dei Congressi apostolici della Misericordia, a partire dal primo a livello mondiale, nel 2008 in Laterano, fino al quarto nel 2017 nelle Filippine:

“Fin dall’inizio abbiamo pensato di dare il nome ‘Congressi apostolici della Misericordia’. In senso più ampio, dunque, è l’apostolato della misericordia: non solo la devozione, ma la carità, la misericordia ‘in actu’. Per questo sono tanto importanti le testimonianze e ce ne sono tante in molti campi. Attualmente, sono in collegamento stretto con un condannato a morte in Texas, che subirà l’esecuzione proprio domani. Alcuni cristiani lo seguono da anni. Sono 12 anni che aspetta l’esecuzione: è una cosa spaventosa. Anche il Papa è informato su questo Richard. Alcuni cristiani, che seguono questo condannato a morte e la sua famiglia, in Texas, fanno apostolato della misericordia. E’ la testimonianza della vicinanza di Gesù a quest’uomo, perché faccia l’esperienza del cuore misericordioso di Gesù”.

Tanti appuntamenti, pure come occasione di incontro interreligioso. Perché misericordia significa anche “Chiesa in movimento”. Lo ha spiegato padre Patrice Chocholski:

“E’ proprio un aspetto che dà molto fiato a tutti. Recentemente, ho visto dei musulmani preparare un incontro interreligioso ad Ars, con i sikh, i buddisti e altri. I musulmani mi hanno detto: ‘Finalmente ci date la possibilità, in questo tempo difficile, di dire che teniamo alla misericordia. E questo ci permette di esprimere quello che c’è di più bello nella nostra tradizione, perché non sempre ci è data questa possibilità’”.

Un aspetto dei Congressi, oltre all’ascolto di testimonianze concrete di misericordia, sarà quello dell’accoglienza di profughi e rifugiati, in un momento particolare anche per l’Europa, chiamata ad aprire le sue porte a chi fugge da guerre e persecuzioni. Il cardinale Schönborn, che al Congresso europeo della prossima primavera ha scelto di dedicare una sessione a uno dei padri dell’Europa, Robert Schumann:

“Non dobbiamo dimenticare che l’Europa ha vissuto nel sangue e nelle lacrime per secoli di guerre tra cristiani. E adesso davanti alla sfida dei migranti e dei profughi - che è una grande sfida - c’è il rischio che ognuno si ritiri nei suoi confini, che tornino le frontiere, le barriere, i muri. La cortina di ferro esiste di nuovo: in altro modo, ma esiste di nuovo. E’ una sfida enorme: siamo di nuovo in mezzo a un’onda di neonazionalismo in Europa. Certo, spero molto che i vescovi europei abbiano la capacità di trovare una parola comune, un incoraggiamento comune. Adesso non siamo ancora arrivati a ciò”.

Il programma del Congresso europeo, nel pieno del Giubileo della Misericordia, prevede tra l’altro la veglia di preghiera di sabato 2 aprile in Piazza San Pietro con la presenza del Pontefice e la Messa del Papa nella Domenica della Misericordia, il 3 aprile. Prima, anche un momento penitenziale. Ne ha parlato l’arcivescovo Rino Fisichella:

“Per venerdì 1° aprile, soprattutto per coloro che non provengono dall’Italia, abbiamo pensato a una notte di riconciliazione. La dimensione più immediata della misericordia la si vive anche con il tema del perdono. Ed è per questo che nelle chiese giubilari, San Salvatore in Lauro, Santa Maria in Vallicella - la Chiesa Nuova - e San Giovanni dei Fiorentini, saranno dedicati degli spazi di animazione per le confessioni, in modo tale che il vivere della misericordia ci porti anche a sperimentare nella vita personale la misericordia di Dio nei nostri confronti”.








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