2016-01-16 19:16:00

Renzi attacca l'Europa: l'Italia non si fa telecomandare


Renzi, dalla Reggia di Caserta torna a polemizzare con l'Unione Europea e ribadisce: 'L'Italia deve farsi sentire e far capire, con la gentilezza che le è propria, che è finito il tempo in cui ci telecomandavano da fuori”. Ma ad attaccare è anche Berlusconi. I particolari da Giampiero Guadagni:

L'Italia non si fa telecomandare. Matteo Renzi torna a replicare a muso duro al presidente della Commissione Ue Juncker, che ieri aveva attaccato il premier italiano accusandolo di vilipendere le istituzioni europee.  Nel merito il terreno di scontro è la flessibilità introdotta da Bruxelles, secondo Renzi grazie al pressing dell’Italia durante il semestre di presidenza. Per il premier l’'Europa non può essere solo un pacchetto di regole ma un grande ideale. Per ogni centesimo investito in sicurezza, un centesimo va investito in cultura: così si salva l'Europa, non con i discorsi sugli zero virgola, afferma ancora il premier dalla Reggia di Caserta dove oggi con il ministro della Cultura ha inaugurato nuove sale museali.

La polemica tra Roma e Bruxelles non sembra destinata a spegnersi presto. A fine febbraio Juncker sarà a Roma e sarà forse quella l’occasione del chiarimento. Sullo scontro Roma-Bruxelles interviene Silvio Berlusconi: in Europa non siamo considerati, dice il leader di Forza Italia, perché sanno che Renzi non è il rappresentante legittimo dell’Italia. Anche i sindacati del pubblico impiego polemizzano con Renzi:  l’assenteismo ingiustificato si affronta dentro i contratti che mancano da oltre 6 anni e non con interventi legislativi. Il premier da Caserta aveva annunciato il pugno duro: lo statale sorpreso a timbrare il cartellino e andare via, afferma. deve essere licenziato in 48 ore. 








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