2016-01-14 18:48:00

L'Is rivendica attentati a Giakarta. Presidente Wodobo: calma e unità


La Comunità internazionale condanna le azioni terroristiche a firma dell’Is che questa mattina hanno insanguinato la capitale dell’Indonesia, Giakarta. Si sarebbe trattato invece solo dello scoppio di uno pneumatico la deflagrazione avvertita nel pomeriggio. Massimiliano Menichetti:

E’ notte fonda ormai a Giakarta, città assediata oggi dall’orrore del terrorismo di matrice jhiadista. Questa mattina alle 10.30 un commando terroristico del sedicente Stato Islamico, che poi ha rivendicato l’assalto, è entrato in azione. Sette le esplosioni concentrate nell’area di Sarinah in cui ci sono le ambasciate, un ufficio dell'Onu, la Banca centrale e la sede della presidenza. La guerriglia tra le forze dell’ordine e i terroristi è durata 4 ore e 50 minuti. La capitale indonesiana è tornata con la memoria agli attacchi del 2009 contro gli hotel Marriott e Ritz. Oggi cinque attentatori sono morti, non è chiaro se ci siano stati kamikaze, né il numero esatto del commando, fonti di stampa parlano di 14 unità, ma le informazioni non circolano a causa del pericolo ritenuto non cessato. Come oggi pomeriggio quando lo scoppio di uno pneumatico di un camion ha fatto pensare a nuovi attacchi. Il presidente Wodobo  ha invitato alla calma e alla collaborazione. Confermata la morte di un cittadino canadese, smentito il decesso di un cittadino olandese, dipendente dell’Onu, che sarebbe rimasto però gravemente ferito. Quattro i fermati. Per la polizia la mente del piano criminale sarebbe Bahrun Naim, un indonesiano combattente in Siria. E mentre la comunità internazionale condanna quanto accaduto ed esprime cordoglio, le forze di sicurezza indonesiane ribadiscono che gli assalitori “hanno imitato le azioni terroristiche di Parigi”.








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