2016-01-13 14:00:00

Vescovi Kenya: sconcerto per norme che regoleranno il culto


Con “turbamento e sorpresa” i vescovi del Kenya affermano di aver appreso la notizia che il governo di Nairobi ha elaborato nuove regole che, “se applicate, avranno un impatto negativo e diretto sulla nostra missione evangelizzatrice”. Lo afferma una dichiarazione ripresa dall'agenzia Fides dopo che sono state pubblicate le proposte per una nuova regolamentazione delle confessioni religiose (“Religious Societies Rules 2015”).

La Carta costituzionale “stabilisce esplicitamente la libertà di culto
La Chiesa cattolica contesta in particolare che le nuove regole rischiano di compromettere “la chiara linea di distinzione tra Stato e religione” stabilita dalla Costituzione del Kenya. La Carta costituzionale inoltre “stabilisce esplicitamente la libertà di culto”. Secondo i vescovi il governo, con la proposta di legislazione, intende interferire nel culto: “Come può il governo pretendere di regolare come i keniani pregano? Non si tratta di una chiara violazione della Costituzione?”.

Impossibile avere un registro aggiornato con tutti i membri
I vescovi rimarcano che “ampie parti della legge sono irrealistiche e utopiche. Per esempio, in alcuni parti la legge richiede che le diverse fedi tengano un registro aggiornato di tutti i loro membri”. “Vorremmo ricordare - prosegue il comunicato - che il lavoro di conquistare le anime a Cristo è un compito continuo, che avviene ogni secondo, ogni minuto, ogni giorno e notte. Ogni secondo, milioni di anime sono conquistate da Cristo. Chiedere che tutte le fedi tengano un registro delle persone conquistate da Cristo ogni minuto e di coloro che sono diventati inattivi è quindi irrealistico e irrealizzabile”.

Verifiche fiscali istantanee violano la libertà di culto
Un altro punto controverso riguarda il “potere di irrompere nelle chiese per condurre verifiche fiscali istantanee”. Un fatto qualificato come “una licenza per il governo di violare la libertà di culto costituzionalmente garantita”.

La Chiesa cattolica è regolata dal Codice di Diritto Canonico
​Prendendo atto che la nuova regolamentazione si è resa necessaria per i casi di abusi da parte di auto proclamati leader religiosi, i vescovi ricordano che la Chiesa cattolica è regolata dal Codice di Diritto Canonico ed ha quindi al suo interno “procedure per punire i leader che commettono errori”. Il Presidente Uhuru Kenyatta ha chiesto al Procuratore Generale di rivedere la nuove legge sulle “società religiose” consultandosi con tutte le parti interessate. (L.M.)








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